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 2021  giugno 18 Venerdì calendario

Intervista a Ema Stokholma, la dj e pittrice, al debutto come cantante che dice d’essere stonata come una campana

C’è stato un tempo in cui la Francia in Italia era Françoise Hardy, un tempo in cui era Catherine Spaak, una stagione in cui era Sylvie Vartan o Dalida. Negli anni Ottanta era Lio o Guesch Patti. Oggi, soprattutto per il pubblico giovane, la francese d’Italia è Ema Stokholma. Modella, dj, conduttrice tv e radiofonica, star dei social, scrittrice, pittrice, Ema ha deciso di fare un ulteriore passo verso la “stardom” e realizzare il suo primo singolo, Ménage à trois, da oggi su tutte le piattaforme.
Chiariamo: è più un gioco, un tassello nella costruzione del personaggio, che un vero e proprio debutto come cantante. «Sono stonata come una campana» dice ridendo, ma basta ad accendere un’ulteriore lampadina attorno alla sua personalità: creativa, divertente, originale, multimediale per natura e mutevole per convinzione.
"Showgirl”, avremmo detto anni fa, ma alla 37enne Ema (che risponde a un nome assai più complicato da pronunciare, Morwenn Moguerou, nata a Romans-sur-Isère, sud della Francia) la definizione va stretta perché la sua ambizione è più alta, più complessa, nuova rispetto ai canoni e passa attraverso la Rete, le app, la musica, la cultura, la pittura, la moda e chissà cos’altro in futuro.
Quando è arrivata in Italia era solo una ragazza ribelle con una storia familiare complicata che ha raccontato nel libro Per il mio bene, circa 200 pagine di confessioni dolorose, un padre andato via di casa prima che lei nascesse, le giornate con suo fratello Gwendal, una madre violenta dalla quale più volte, disperata, ha cercato di fuggire fin da bambina, ma dalla quale è stata sempre costretta a tornare. Fino alla fuga definitiva, appena adolescente: un treno per Parigi, poi un altro per Roma. E una vita da ricostruire. «Ho esordito come modella a 15 anni ma quel mondo mi interessava poco.
Pensavo alla musica, al nightclubbing. Ho comprato una consolle, ho iniziato a fare la dj poi sono arrivate la tv e la radio, soprattutto Back2Back a Rai Radio 2 che mi ha dato grandi soddisfazioni, altra tv, compresi Sanremo e l’Eurovision».
Adesso anche un singolo per l’estate.
«È una canzone nata dallo stimolo di Leonardo Carioti, il regista della trasmissione alla radio, che conosce bene i miei gusti, sa che mi piace Cat Stevens ma anche che vado matta per una cultura da club un po’ tamarra. Non ho grandi doti canore, l’unica cosa che potevo fare era non prendermi sul serio e giocare con i luoghi comuni dei francesi in Italia: frasi, nomi, modi di dire in francese che qualsiasi italiano conosce. Una sorta di “lezione base” di pronuncia, come quelle che per divertimento faccio su Instagram».
Sembra che faccia finta di parlare francese.
«Mi metto in gioco, cerco di divertirmi e di far divertire chi mi ascolta. Non devo mica fare la professoressa… Mi piaceva l’idea di giocare con i luoghi comuni, anche quelli che, da francese, trovo fastidiosi, come quando agli italiani dicono solo pizza, mandolino e mafia. A noi citano sempre il bidet, allora tanto vale scherzarci su».
Libri, dischi, radio, tv: c’è un piano per la conquista del mondo?
«Il progetto è vivere alla giornata.
Mi capitano cose, altre le faccio capitare, a seconda di come vanno decido che fare. Se mi avessero detto due mesi fa che io, completamente stonata, avrei realizzato una canzone mi sarei messa a ridere. Invece eccomi qua, non riesco a darmi un limite».
Nel suo universo c’è anche la pittura.
«E sta andando bene. Ho scoperto di amare quel linguaggio, non so se io sappia farlo bene o male ma lo faccio. Mi impegno e vorrei che tra molti anni fosse quello il mio futuro: dipingere in una bella casetta in campagna».
Il prossimo passo è una mostra?
«Non mi serve una galleria: ho aperto il mio sito e ho fatto la mia galleria personale, oggi il mondo funziona così e a me va bene».
Una vita sorprendente.
«Nonmi aspettavo tutto questo,non erascritto da nessuna parte che avrei fatto tante cose belle. Ma l’obiettivo finale di tutto questo lo scoprirò lungo la strada, per ora mi interessa stare bene, ridere della vita, recitare ilruolo della protagonista ma senza arroganza,senzasgomitare. Quando sono arrivata qui ho cercatodi capire sefosse ilmio postonel mondoemi sonoinnamoratadi questopaese.
Non vedo confini tra l’Italia e la Francia».