ItaliaOggi, 17 giugno 2021
Largo alle coriste tedesche
A Regensburg, la nostra Ratisbona, dopo mille e 46 anni ci saranno le passerotte del coro. I Domspatzen, i passerotti, sono uno dei migliori cori al mondo, il coro migliore in assoluto per i bavaresi, sinceri e poco modesti, ma da sempre riservato ai maschietti. Cade un bastione, non per seguire il politically correct, sostengono i responsabili. Il grande passo era inevitabile e se ne discuteva da un decennio. La Chiesa non si piega alle mode.
Le femministe non cantino vittoria troppo presto. Le ragazze saranno ammesse alla scuola di canto del Duomo, ovviamente una delle migliori, e si formerà un coro femminile, ma non si mischieranno le voci. I cori saranno due, passerotti e passerotte si esibiranno divisi. Un domani si vedrà.
Dall’anno scolastico 2022/’23, le ragazze potranno iscriversi al ginnasio del Duomo, il primo passo per poi essere ammesse al coro e canteranno in chiesa, maschi e femmine con un diverso repertorio. Quando saranno considerate all’altezza, le passerotte potranno esibirsi in concerti, in tournée. «Ci lasceremo sorprendere», ha avvertito il Domkapellmeister Christian Heiß, «ma restiamo prudenti».Troppa fretta sarebbe un danno per le ragazze e per il prestigio del Duomo. Anche le prove saranno separate.
Heiß è il mastro del coro, il direttore, forse non sarebbe necessario tradurre. A Regensburg è una carica prestigiosa. Per anni i passerotti furono diretti da Georg Ratzinger, il religioso fratello maggiore di Joseph, Papa Benedetto XVI. Georg, scomparso l’anno scorso, era del 1924 e il Pontefice del 1927, due fratelli uniti dalla fede e dalla passione per la musica.
Sotto la mano, fin troppo severa, di padre Georg, i Domspatzen raggiunsero quasi la perfezione, e si esibirono anche in Vaticano. Forse Georg esagerò e nel 2010 fu coinvolto in uno scandalo, i ragazzini sarebbero stati sottoposti a violenze fisiche e abusi sessuali.
Per mantenere la disciplina qualche volta è necessario uno scappellotto, ammise il maestro del coro. Il fratello del Papa, concluse l’inchiesta, non era personalmente colpevole per gli abusi, ma probabilmente cercò di non accorgersene.
Lo scandalo servì a rinnovare il coro a cambiare alcuni nomi nella direzione. E si cominciò a pensare ad accogliere le ragazze nella scuola: perché perdere i talenti femminili? Molte adolescenti finora sono costrette a iscriversi in scuole miste, non alla pari con il ginnasio del Duomo.
A dirigere la scuola, già due anni fa, è stata chiamata una signora, Frau Christine Lohse: «Era chiaro che dovessimo cambiare e aprirci, non restare ancorati alla tradizione» ha dichiarato alla Süddeutsche Zeitung. Il coro nacque nel 975 per volontà del vescovo Wolfgang, ma la prima tournée all’estero avvenne oltre nove secoli dopo, nel 1910.
Pur con prudenza, in Baviera sono più aperti dei prussiani. Nel 2019, a Berlino un giudice, andando contro corrente, sentenziò che il Knabenchor, il coro dei ragazzi della capitale, doveva rimanere riservato ai maschi. La madre di una bambina di dieci anni aveva tentato nel 2016 di farla entrare nel coro che risale solo al 1465.
La ragazzina si era esibita innanzi a una speciale commissione che la bocciò: «La richiesta è senza speranza».
La madre ricorse al tribunale, ma perse ancora: «La libertà dell’arte è più importante del rispetto per la parità dei sessi», decise il giudice. Ma il caso è diverso, si spiega a Regensburg.
La madre voleva che la figlia cantasse insieme ai maschi, e questo non potrà avvenire neanche con i passerotti.
Per finire, confesso di aver esagerato all’inizio: le coriste non si chiameranno passerotte, gli uccellini resteranno sempre maschi.
«Per le ragazze non abbiamo ancora trovato un nome» ha concluso Christian Heiß. Forse Domschwalben, le rondini del Duomo.
Ma in tedesco non suona bene: Schwalbe è chiamata la simulazione dell’attaccante in aerea di rigore per ingannare l’arbitro.