Agrifoglio, 16 giugno 2021
Numeri sui prodotti Top e Igp
A proposito di misurazione. Il Rapporto Ismea-Qualivita 2020 sulle produzioni agroalimentari Dop e Igp ci dice che il valore complessivo della produzione certificata DOP e IGPèdi 16,9 miliardi di euro, +4,2% rispetto all’anno precedente. Bene, come si dice in gergo: il settore mostra un trend di crescita. Inoltre, questo comparto contribuisce al 19% del fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale.
Questa è la classifica dei prodotti: 1) posto Grana Padano DOP20% dell’intero comparto, a seguire pari merito 2°)Parmigiano Reggiano DOP 20%;3°)Prosciutto di Parma DOP9%;4°)Mozzarella di Bufala Campana DOP6%;5°), Aceto Balsamico di Modena IGP5%;6°)Gorgonzola DOP5%; 7°) Prosciutto San Daniele DOP4%; 8°)Mortadella di Bologna IGP4%; 9°) Pasta di Gragnano IGP3%; 10°) Bresaola della Valtellina IGP3%.
Di seguito il vino. 1) Prosecco DOP20%; 2°) delle Venezie IGP5%; 3°) Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP5%; 4°Asti DOP3%; 5°) Amarone della Valpolicella DOP3%; 6°)Chianti DOP3%; 7°) Valpolicella Ripasso DOP 3%; 8°) Alto Adige DOP2%; 9)Brunello di Montalcino DOP2%; 10°) Barolo DOP 2%.
Quindi la maggior parte del fatturato DOP IGP STGè dovuto a 20 prodotti, tra food e vino, circa 16,9 miliardi, divisi in 7,7 miliardi di Food e 9, miliardi per il vino. Gli altri prodotti,e ne sono complessivamente 838 (Alimentari e viticoli), coprono la restante piccola parte. Quindi il campionato, per così dire, si gioca con 20 squadre (10 nel food e 10 nel vino) che contribuiscono in massima ai risultati.
Bisognerà far partecipare altre squadre e ampliare il campionato, altrimenti aumentano i prodotti tipici ma quelli che contano e fanno numeri sono sempre gli stessi.