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 2021  giugno 16 Mercoledì calendario

Le Agorà di Letta


ROMA — Il «nuovo partito» immaginato da Enrico Letta a marzo, quando decise di tornare dall’esilio parigino, uscirà fuori dal «più grande esercizio di democrazia partecipativa mai sperimentato dalla politica italiana».Un viaggio nelle aspirazioni e negli umori più profondi dell’elettorato progressista, che avrà per simbolo una mongolfiera, decollerà il 5 luglio con una prima fase pilota e atterrerà a fine anno con l’elaborazione delle proposte avanzate nelle tante piazze – fisiche e virtuali – aperte per sei mesi a chiunque voglia contribuire alla costruzione del centrosinistra 2.0. Il famoso “campo largo”, finora esclusivo appannaggio dei leader e stavolta invece partorito dal basso, nelle Agorà, attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini a prescindere dalla loro appartenenza a un partito. I quali, per confrontarsi e indicare le proprie priorità, potranno incontrarsi su una sofisticata piattaforma online, già utilizzata in 80 città e 20 Paesi, la stessa selezionata dalla Commissione Ue per la Conferenza sul futuro dell’Europa.La piattaformaGuai però a paragonarla a Rousseau, il sistema operativo dei Cinquestelle gestito da Casaleggio jr. «Nel processo che stiamo per iniziare», spiega infatti Michele Bellini, il 29enne cui Letta ha affidato la regia dell’operazione, «il digitale è un elemento centrale. La democrazia ha bisogno di innovazione, al Movimento va dato atto di essere stato il primo a capirlo, ma l’accostamento finisce qui». Intanto perché «le Agorà sono un metodo complementare alla democrazia rappresentativa», non mirano a sostituirla con quella diretta cara ai grillini. «Sono un modo per allargarla e supportala mediante la partecipazione su vasta scala che genera contenuti e proposte», da trasformare, in prospettiva, nell’ossatura del programma elettorale per le Politiche. E poi «è tutto trasparente», insiste Bellini, «il software open source, i dati in capo al Pd e non cedibili a terzi». Una tecnologia fondamentale per aprire il partito a tutti quei mondi che per troppo tempo hanno bussato alla sua porta e hanno trovato chiuso.Come funziona«Le persone contano», è il messaggio che si vuol lanciare. E infatti: «I protagonisti saranno le persone» è scritto nelle slide che il segretario sta cominciando a illustrare ai dirigenti dem. Significa che partiti, associazioni, comitati e gruppi più o meno organizzati non potranno partecipare in quanto tali, ma solo incoraggiare i propri iscritti a farlo. Chiunque potrà quindi registrarsi e diventare “cittadino delle Agorà”, sottoscrivendo una carta dei valori riconducibili al centrosinistra e donando il contributo minimo di un euro. Gli incontri in ogni “piazza” si potranno svolgere in presenza, online oppure in formato ibrido, e la sintesi dei lavori sarà poi di volta in volta caricata sulla piattaforma. Così che tutti possano leggere e commentare le proposte inserite nel sistema, esprimendo con una sorta di like le loro preferenze.I temiI “cittadini delle Agorà” potranno discutere e avanzare idee su diversi argomenti, suddivisi però in due filoni principali. “La democrazia che vogliamo” è il primo, da articolare i in sei sotto-temi: dall’Europa al progetto per un nuovo centrosinistra. “L’Italia che vogliamo” è il secondo, e qui i capitoli, ancora in fase di definizione, sono molteplici: economia e lavoro, diritti e integrazione, giustizia e legalità, salute e scuola.L’organizzazioneSi potrà sia organizzare un’Agorà sia iscriversi a quelle già proposte da altri. La condizione per partire è però che dentro ciascuna ci sia un numero minimo di non iscritti al Pd. Altrimenti si farebbe un doppione del dibattito nelle sezioni e si perderebbe il senso dell’operazione. Man mano che verranno aperte, le Agorà saranno visibili su una mappa interattiva che chiunque potrà leggere per iscriversi alla “piazza” prescelta.Le fasiIl decollo durerà tutta l’estate e servirà a sperimentare la piattaforma. A settembre inizierà il viaggio. A fine dicembre l’atterraggio, che con l’aiuto degli algoritmi restituirà una fotografia aggiornata del popolo di centrosinistra: cosa vuole e come intende realizzarlo. È il sogno di Letta: mixare intelligenza digitale e intelligenza umana per arrivare, infine, ad un «partito dell’intelligenza collettiva» come terza via fra i partiti leaderistici e la piattaforma Rousseau.Il cantiere del nuovo partito immaginato dal segretario al via dal 5 luglio Al centro il coinvolgimento dei cittadini a prescindere dalla appartenenza al partitoLe piazze potranno incontrarsi su una piattaforma online ma anche in presenza Ogni centro di discussione dovrà avere un minimo di non iscritti ai demSegretario Enrico Letta, dal marzo scorso guida il Pd