La Stampa, 16 giugno 2021
Ikea, un milione di multa e due anni di carcere per avere raccolto i dati di dipendenti e clienti
Un tribunale francese ha multato Ikea per un milione di euro per aver raccolto per tre anni, dal 2009 a 2012, i dati personali di dipendenti e clienti: si va dall’abuso dei dati sui conti bancari all’uso di impiegati fittizi per stendere rapporti falsi sul personale. Il tutto per prendere di mira i sindacalisti scomodi durante le vertenze e per avvantaggiarsi nelle controversie con i clienti. L’ex ad di Ikea Francia, Louis Baillot, è stato condannato a due anni di carcere, altri manager sono già stati allontanati. Ikea si scusa e assicura di aver varato un «grande piano di azione per impedire il ripetersi di simili episodi». E un «grande piano di azione» serve anche ai 100 dipendenti romani della Rhenus logistic, che gestisce il servizio di assemblaggio: rischiano il posto per l’arrivo dei tuttofare online della piattaforma Task Rabbit. Ancora gig economy contro logistica tradizionale. —