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 2021  giugno 15 Martedì calendario

La Cambogia arruola topi sminatori

Grandi per essere dei roditori, ma abbastanza leggeri da non far scoppiare una mina. E con il loro formidabile fiuto sono in grado di individuare gli ordigni inesplosi sotto terra con estrema precisione, tanto da essersi guadagnati sul campo il titolo di sminatori professionisti. I ratti giganti africani, se ben addestrati, risultano più efficaci dei cani e con il loro impiego il processo di sminamento diventa più veloce rispetto all’utilizzo del metal detector. Da qualche anno questi roditori sono utilizzati anche in Cambogia, il paese con più campi minati al mondo, e visti i risultati ottenuti il paese orientale schiera un nuovo gruppo di reclute: venti grandi topi che hanno appena finito di essere addestrati e sono pronti ad entrare in servizio per portare avanti le operazioni di sminamento soprattutto nella provincia di Preah Vihear, al confine con la Thailandia.Questi ratti sono stati recentemente importati dalla Tanzania, proprio dove nel 1997 è partita l’attività dell’Ong olandese Apopo, il cui fondatore Bart Weetjens ebbe l’idea di usare questi animali per liberare i terreni dalle mine antiuomo. Un’idea brillante che ha contribuito a salvare la vita di tante persone e soprattutto ad accelerare il percorso di bonifica di vaste aree di territorio, prima in diversi teatri di conflitto dell’Africa e più recentemente nel Sud-est asiatico, Cambogia inclusa.
Trasformare un comune ratto gigante in un perfetto radar per individuare le mine non è semplice: serve un intenso lavoro di addestramento lungo nove mesi, dove agli animali viene insegnato a riconoscere l’esplosivo e ad ogni ordigno individuato il roditore, che si muove collegato a un filo teso alle estremità da due addestratori, viene premiato con del cibo. Ma una volta che hanno imparato il meccanismo, come ha spiegato all’agenzia Reuters, So Malen, responsabile di questa particolare unità in Cambogia, «è facile lavorare con loro e non si preoccupano da chi sono guidati. Ognuno di noi può essere il loro conduttore e, soprattutto, non mordono». La versatilità di impiego e la velocità con cui individuano le mine antiuomo sono due fattori che rendono l’ingaggio dei ratti giganti africani molto interessante per questo lavoro.
In Cambogia l’eredità di decenni di guerra civile e del regime dei Khmer rossi è pesante: si stima ci possano essere milioni di ordigni inesplosi celati sotto terra e da bonificare ci sarebbero all’incirca mille chilometri quadrati di territorio. Non a caso è il paese in cui il tasso di amputazione degli arti a causa degli esplosivi è il più alto al mondo, e spesso tra le vittime ci sono bambini.
Il nuovo esercito di ratti va a sostituire un gruppo che nelle scorse settimane è stato pensionato. Tra i roditori che smontano dal servizio ce n’è uno che è considerato un vero e proprio eroe: Magawa, capace di trovare nella sua carriera durata cinque anni ben 71 mine antiuomo e altre 38 bombe inesplose, riuscendo a bonificare un’area pari a 141 mila metri quadri di terreno, vale a dire circa 20 campi da calcio. Il topo lo scorso anno è stato premiato in Gran Bretagna con una medaglia d’oro al valore animale per «il coraggio salvavita e la devozione al dovere», un riconoscimento assegnato dal People’s Dispensary for Sick Animals, un’associazione benefica britannica che fino al settembre scorso aveva decorato solamente cani. So Malen ha rimarcato lo straordinario senso dell’olfatto dei topi, che garantisce importanti risultati nella bonifica dei campi minati, «l’unica piccola differenza che fa di Magawa un topo eroe è che ha lavorato più velocemente degli altri».