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 2021  giugno 15 Martedì calendario

Scuole romane, bocciature in calo

Cala il numero dei bocciati nelle scuole romane, ma restano i debiti formativi da risanare entro settembre. Le maggiori difficoltà hanno interessato le materie di indirizzo, come il greco e latino al classico, e quelle di laboratorio, da recuperare durante il prossimo anno e necessariamente in presenza. Sono questi i primi dati che arrivano dai quadri di fine anno nelle scuole superiori della Capitale. La pandemia e la didattica a distanza hanno inevitabilmente influenzato la preparazione degli studenti alle prese con continue chiusure, anche prolungate, e con i disagi delle lezioni online che, da casa, hanno fatto emergere tutti i problemi della rete. 

I DATI
Secondo le prime stime dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio quest’anno la quota dei ragazzi che non saranno ammessi alla classe successiva dovrebbe attestarsi sul 5%, rispetto al 7% di media degli anni pre-Covid. «Per quanto riguarda l’ammissione alla maturità spiega il presidente Mario Rusconi è stato fermato prima dell’esame il 2% dei ragazzi dell’ultimo anno delle superiori. Negli anni intermedi abbiamo registrato invece un calo di bocciature dal 7 al 5%. Del resto dopo un anno così complicato, i docenti hanno provato ad andare incontro ai ragazzi. Sono stati assegnati debiti formativi, mediamente ad un ragazzo su cinque ma anche meno, e soprattutto sono state indicate le materie più deboli in cui dover recuperare, anche senza debito: anche se c’è la sufficienza, quindi, devono comunque essere approfondite». Le prime stime arrivano dai quadri che stanno uscendo in queste ore nelle varie scuole superiori: in realtà i voti vengono pubblicati soprattutto online, nelle pagine del registro elettronico, per evitare assembramenti davanti ai cancelli delle scuole. 

I PRESIDI
«Noi procederemo in questo modo, per mantenere la sicurezza tra i ragazzi spiega Anna Messinese, la preside dell’Istituto Ambrosoli di in viale della Primavera il numero dei bocciati si attesta sul 5% circa, riguarda soprattutto i ragazzi dei primi due anni di corso, come sempre accade. A soffrire di più, con la didattica a distanza, sono state le materie di laboratorio che necessitano della frequenza. Per il resto le lezioni si sono svolte regolarmente online, abbiamo potuto contare su una fibra adeguata. Anche per i debiti formativi abbiamo tenuto conto delle difficoltà, per i corsi di laboratorio recupereremo durante il prossimo anno. Ci sono poi anche i ragazzi con insufficienze lievi che, nel giudizio finale, troveranno le indicazioni sulle materie in cui è necessario approfondire». Anche al liceo Mamiani ci sono stati dei bocciati nelle classi intermedie, circa 24, vale a dire meno del 3%. A soffrire di più la pandemia sono stati i ragazzi del primo e del secondo anno che vengono da due anni di difficoltà – spiega la preside del liceo Mamiani, Tiziana Sallusti su questi ragazzi hanno influito sia la frequenza a singhiozzo sia i continui cambiamenti di orari e di percentuali in presenza. Di debiti sono stati assegnati soprattutto nelle materie di indirizzo, come greco e latino. Si sentono le lacune del 2020. Molti si sono trovati disorientati e quindi faremo corsi di recupero per sostenere i ragazzi in tutti i modi, i corsi andranno avanti anche durante il prossimo anno». 

IL CORSO
I problemi dei ragazzi del primo anno riguarda soprattutto il fatto che non hanno avuto modo di abituarsi al nuovo metodo di studio, di scuola superiori, un problema che interessa in parte anche i ragazzi del secondo anno. E così il Mamiani, con i fondi del piano estate, ha organizzato un corso di approccio al metodo di studio: «I ragazzi devono imparare ad imparare spiega la preside Sallusti il corso riguarda il metodo di studio da mettere in campo sia in classe, per prendere appunti, sia a casa con l’organizzazione dei tempi. Parte a giugno e, a settembre, accoglierà anche i nuovi iscritti».