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 2021  giugno 15 Martedì calendario

Buffon tornerà a Parma

Ancora due stagioni in campo, nonostante i 43 anni, coltivando la pazza idea del sesto mondiale. Fra qualche giorno, salvo ripensamenti, Gigi Buffon annuncerà il suo ritorno a Parma, dove tutto ebbe inizio e da dove partì nel 2001 per andare alla Juve.
La sua leggenda non conosce tempo, non sbiadisce con gli anni e non perde di significato ma acquista valore: difficile spiegare altrimenti la “caccia all’uomo” che coinvolge una decina di squadre di tutto il mondo, dal Brasile all’Europa, pronte a fare follie per strappare gli ultimi lampi di una carriera irripetibile e che dopo 26 anni non sembra ancora arrivata al capolinea. Proposte provenienti da grandi club come il Barcellona, che l’ha sondato per affidargli il delicato ruolo di vice Ter Stegen (Gigi ha gentilmente declinato: «Non voglio fare il secondo, l’ho fatto solo per la Juve») o dell’Olympiacos, che dopo aver conquistato il titolo greco e la qualificazione alla Champions vorrebbe piazzare il colpo ad effetto. E Gigi in effetto potrebbe battere un altro record, quello appartenente a Ballotta quale calciatore più anziano a scendere in campo in Champions (43 anni e 253 giorni).
Buffon ha vagliato anche le offerte provenienti da Basilea e dalla Turchia, ma dirà di sì al Parma, il trampolino di lancio della sua avventura calcistica. La proposta prevede due anni di contratto e la fascia di capitano, ma soprattutto tocca le corde giuste del cuore di Buffon, da sempre guidato da un mix di sentimento e razionalità, con un pizzico di follia, difficile da replicare. La stessa miscela esplosiva che lo portò a restare alla Juventus, da campione del mondo in carica, nell’anno della retrocessione in Serie B. Il medesimo campionato che, 15 anni dopo, potrebbe affrontare nuovamente e che gli permetterebbe di avere di regola una settimana intera di recupero tra una partita e l’altra. Nel club ducale ritroverebbe Javier Ribalta, uomo mercato già transitato alla Juventus, e l’allenatore Enzo Maresca, ex centrocampista bianconero (compagno di Buffon per due stagioni), trasformato in allenatore vincente nell’Under 23 del City di Guardiola. Nella città che fu di Verdi Buffon arrivò a 13 anni per andar via a 23. E poi Parma è a pochi chilometri di distanza da Carrara, sua città natale.
Perché quando si parla di cuore, nelle scelte di Buffon, non bisogna dimenticare la famiglia, punto di riferimento che l’ha spinto a tornare in Italia dopo un solo anno passato alla corte dorata del Paris: per lui la distanza dagli affetti è come la kryptonite.
Ci sono anche altre proposte provenienti dall’Italia: il Genoa è la sua squadra del cuore da sempre mentre la Lazio, i cui tifosi hanno instaurato un rapporto speciale con l’avversario Buffon, l’ha sognato per qualche notte. Il primo a essere sorpreso di così tante attenzioni, tra chi lo ama e chi lo ammira, è lo stesso Buffon, che ha sciolto le riserve sul proprio futuro dopo la valanga di richieste pervenute sul suo tavolo: «Mi sento ancora bene e mi sento forte, le prestazioni che ho fatto sono la risposta migliore». Quest’anno nelle 14 partite in cui è sceso in campo al posto di Szczesny, la Juventus non ha mai perso, vincendo 12 volte e pareggiando 2: una stagione di altissimo livello nonostante l’età e gli acciacchi, fisiologici dopo 26 anni di carriera. Infondendo sicurezza ai compagni e volando da un palo all’altro come se il tempo non fosse mai trascorso per lui e per il mondo del calcio.