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 2021  giugno 14 Lunedì calendario

Italiani formichine? È ora di investire

Dalla fine del 2019 allo scorso aprile, le famiglie italiane hanno incrementato i propri depositi bancari per 182 miliardi di euro, portandoli da 1.575 a 1.757 miliardi. Risparmi che restano fermi sul conto corrente senza fruttare nulla, visto che gli interessi corrisposti dalle banche sono ormai molto spesso nulli, se non in alcuni casi negativi. Non solo, dato che l’inflazione sta mostrando sensibili segnali di rialzo, chi mantiene la liquidità sui conti perderà nel tempo potere d’acquisto per effetto dell’aumento dei prezzi al consumo. Ecco perché è opportuno investire la liquidità in eccesso e alcune opzioni per farlo scommettendo, a seconda del proprio orizzonte temporale e del profilo di rischio, sulla ripresa.
OBBLIGAZIONI EURO DI QUALITÀ
Per ricavare un rendimento positivo dai Btp oggi è necessario investire nei titoli di Stato che scadranno fra 5 anni ma se si avesse bisogno di rivenderli prima si potrebbe incassare meno del valore nominale e quindi contabilizzare una perdita. Investendo in un Etf obbligazionario euro investment grade per i prossimi 12-24 mesi è invece possibile ricavare un rendimento lordo tra lo 0,5% e il punto percentuale annuo, con oscillazioni del valore della quota che dovrebbero restare piuttosto contenute. Questo consente di parcheggiare la liquidità e aspettare un buon momento per investimenti a medio lungo termine.
HIGH YIELD E INFLATION LINKED
Per chi avesse invece 24-36 mesi di tempo per impiegare la liquidità in eccesso ci sono gli high yield euro e i titoli legati all’inflazione. I primi, che sono emessi da aziende che hanno sofferto di più gli effetti della pandemia o che si trovano in una situazione finanziaria meno solida, dovrebbero beneficiare della ripresa economica. Tramite un etf high yield euro è possibile ricavare un rendimento medio annuo tra il 2% e il 2,5%. Gli Etf inflation linked euro, invece, consentono di partecipare all’aumento dell’inflazione europea dal momento che le loro cedole crescono al crescere del carovita. Se, per esempio, i prezzi al consumo dovessero salire nei prossimi 12 mesi del 2%, altrettanto salirebbero le cedole dei bond inflation linked. In uno scenario moderatamente avverso l’investitore potrebbe non ottenere alcun guadagno nel triennio ma dovrebbe mantenere il valore del capitale impiegato. 
AZIONARI EUROPA REDDITO 
Interessanti anche i fondi azionari Europa reddito. Fondi che investono in aziende europee di buona qualità che distribuiscono dividendi stabili (o in leggera crescita) anno dopo anno. Questi fondi pagano cedole annue tra il 2,5% e il 3,5% ma sono consigliati per un periodo tra i 3 e i 5 anni, perché si tratta di strumenti azionari. Ci si espone infatti al rischio di oscillazioni anche di forte intensità. Dalla fine del 2019 a fine maggio 2021 hanno guadagnato in media tra il 5% e l’8% ma nel marzo 2020, quando ci fu la correzione delle Borse, persero fino al 30% del loro valore.
I PIANI DI ACCUMULO
Infine, se è possibile mantenere l’investimento per un periodo di tempo tra i 5 e i 7 anni, la soluzione dei Piani di Accumulo (Pac) su un Etf azionario globale rappresenta una opzione interessate. In base alle previsioni, questo investimento dovrebbe generare un rendimento medio complessivo (cioè includendo i dividendi) del 6% annuo alla fine del periodo. Non c’è nessuna garanzia sul capitale e, soprattutto, occorre mettere in conto ampie oscillazioni del valore dell’investimento. Nel mese di marzo 2020, per esempio, gli Etf azionari globali accusarono perdite del 33%. Tuttavia, grazie al meccanismo del Pac che consente di investire sia quando gli indici salgono che quando le Borse perdono, si riesce a mediare il prezzo di acquisto e quindi a ridurre il rischio complessivo dell’investimento.