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 2021  giugno 13 Domenica calendario

Che fine ha fatto Simona Tagli

Zia Gian Battista Vico è una bella strada nel centro di Milano dove spiccano i tendoni di un negozio di parrucchiere. Si chiama "La Vispa Teresa", entri ed è il volto sorridente di Simona Tagli ad accoglierti, incorniciato da una cascata di capelli biondi. Come allora. Come quelli della giovane soubrette che ha attraversato un’epoca d’oro della televisione italiana partendo dal decollo di Canale 5, poi il video di Ok Italia di Edoardo Bennato, poi il Drive In con Zuzzurro e Gaspare. Ancora, nel ’91, il ruolo di valletta a Domenica in, nell’edizione condotta dai Ricchi e Poveri e Gigi Sabani, con la regia di Gianni Boncompagni: il successo del cruciverbone con gli stacchetti sexy e le minigonne. Vicina ancora a Sabani, a Claudio Cecchetto, Brigitta Boccoli e Jo Squillo. Nel 1995 Giochi senza frontiere insieme a Ettore Andenna. Nel 1996 il passaggio a Tmc, dove conduce Il grande gioco del mercante in fiera insieme a Jocelyn, a Sabrina Salerno, ad Anna Valle.
Adesso la tv è un impegno più sporadico: «Una volta era più semplice determinare da sé la strada per conseguire degli obiettivi. Oggi è tutto diverso. Non solo perché è una televisione di un altro tipo, di reality e talk show di stampo giornalistico, ma anche perché non è più una tv libera come a quei tempi. Oggi è tutto in mano agli agenti, a certi agenti, a canali prioritari e privilegiati, il "fai da te" è pressoché impossibile». La stoccata: «La verità va detta: quella di oggi è una tv maschile, ci sono al massimo 3 o 4 donne e stop. Allora c’era ancora il varietà e la donna di spettacolo: la Carrà, la Cuccarini, Carmen Russo».
Arriva il 2011 e Simona apre un negozio di parrucchiere dedicato ai bambini e alle mamme. «Racconto la verità: era un progetto di business. Ho registrato il marchio, che ha ripreso una tradizione milanese degli anni Settanta. Ho affidato l’attività a persone che l’hanno condotta maldestramente». La decisione: «Mi sono detta: se vinco e se perdo, preferisco farlo con la mia faccia. Ed eccomi qua». La ricetta: «Incentrata sul concetto di cura: del capello ma anche della persona, dei bambini e delle mamme. Che vengono qui insieme: i più piccoli non si annoiano e si risparmia anche tempo».
A Simona Tagli non dispiace descriversi nel 2021: «Il mio personaggio di allora non avrebbe senso oggi: io non voglio essere legata alla logica del ritratto di Dorian Grey. Ho deciso di togliermi la minigonna e di evolvermi, di non rimanere cristallizzata in un’epoca». La vita, spiega, è fatta di tante sorprese e il successo non è ai programmabile come una scienza esatta: «L’ho avuto in tv, ora come parrucchiera e lo ribadisco: questo non è un piano B. E non è detto che sia finita qui».
Non ha abbandonato i progetti televisivi: «Credo di aver sviluppato empatia con i bimbi e ho progettato un format rivolto a loro dove si spiega, con parole semplici, l’economia circolare. L’acqua pulita, l’aria più pura, un pianeta migliore. Abbiamo già registrato una puntata zero, vedremo cosa succederà».
Chi apprezza oggi tra i personaggi del piccolo schermo? A quale trasmissione parteciperebbe volentieri? «Adoro Maria De Filippi, credo sia davvero la donna dello spettacolo tv di questi tempi, ha anche fondato un’accademia per dar spazio a giovani. Il programma che più mi piace è Tú sí que vales. Mi piacerebbe far parte dei suoi personaggi».
Un ultimo quesito: che rapporti ha conservato con i protagonisti di quegli anni? «Le persone cui ero più legata non ci sono più, Gianni Boncompagni e Gigi Sabani: a loro devo il mio successo. Ma non ho mai costruito amicizie vere con i colleghi dello spettacolo. Dico la verità, non credo all’amicizia. Tra donne? Ma per carità. Tra uomo e donna? Non ne parliamo. Non sono una combattiva e il mondo dello spettacolo è un po’ come un’arena. Figuriamoci pensare alle amicizie in un terreno di competitività».