Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  giugno 10 Giovedì calendario

Una moneta da 19 milioni di dollari

Una moneta da 18,9 milioni di dollari. È la cifra record a cui è stata battuta all’asta da Sotheby’s a New York una “Double Eagle”(doppia aquila), una delle monete d’oro più preziose della storia degli Stati Uniti e coniata nel 1933. Dal valore nominale di 20 dollari, raffigura sul diritto il simbolo della Libertà personificata, mentre sul rovescio un’aquila in volo. Fu disegnata dallo scultore Augustus Saint-Gaudens ed è considerata una delle massime opere d’arte della numismatica statunitense.
Come spiega Sotheby’s, la moneta fa parte di una serie mai entrata in commercio, i cui esemplari furono restituiti al governo americano per essere fusi. Se ne salvò solo una manciata, custodita gelosamente da alcuni collezionisti nonostante il divieto da parte del governo. Nel 1944 i servizi segreti ne dichiararono illegale il possesso, mobilitando intere squadre di ricerca per il ritrovamento delle monete scomparse. Le recuperarono tutte, tranne una, ormai all’estero. L’esemplare venduto martedì era stato infatti acquistato dal re d’Egitto Faruk per 1.600 dollari proprio nel 1944. Dopo lunghe peripezie, la moneta è tornata in America fino ad arrivare nelle mani del designer di scarpe Stuart Weitzman, che l’ha portata all’asta di Sotheby’s.
Non si tratta tuttavia dell’unico oggetto che Weitzman ha portato all’attenzione dei collezionisti di tutto il mondo. All’asta sono stati battuti anche un francobollodi un’ex colonia britannica e un foglio di corrispettivi statunitensi stampati con un errore nel disegno (le immagini di un aereo sulla parte anteriore appaiono infatti capovolte). Il primo è un One-Cent Magenta di 165 anni, descritto da Sotheby’s come il francobollo più famoso del mondo e unico sopravvissuto della serie originale. Prodotto dalla Guyana britannica, è stato venduto per 8,3 milioni di dollari. Il foglio di esemplari statunitensi invece presenta quelli che i collezionisti definiscono “Inverted Jennies”, in riferimento al soprannome dell’aeroplano capovolto. Battuti all’asta per 4,9 milioni, ne esistono solo 100, stampati prima che le tipografie scoprissero l’errore. «La vendita di oggi ha segnato un momento storico per il collezionismo di francobolli e per l’intera numismatica», ha dichiarato alla Cnn il responsabile di Sotheby’s Richard Austin. «Abbiamo segnato un record che rimarrà per molti anni». Soddisfatto anche l’ex proprietario dei “tre tesori”, il quale ha dichiarato che i proventi di vendita saranno interamente devoluti in beneficenza.