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 2021  giugno 10 Giovedì calendario

Biografia di Edith Piaf

«Non, rien de rien/ Non, je ne regrette rien,/ ni le bien qu’on m’a fait, ni le mal/ C’est payé, balayé, oublié/ Je me fous du passé...». «No, niente di niente/ No, non rimpiango nulla, / Né il bene che mi hanno fatto, né il male/... pagato, spazzato via, dimenticato/ Me ne infischio del passato». Queste parole appartengono a una delle canzoni più famose al mondo, Je ne regrette rien, di dith Piaf. Sono la sintesi della sua vita così complessa e dolorosa, ma sempre aperta a nuove speranze, opportunità, amori. La canzone viene anche presa dalla Legione straniera come inno.
GLI ESORDI
dith nasce a Parigi il 19 dicembre 1915 da una famiglia povera. Si racconta che la madre l’abbia partorita accanto ai gradini della casa di rue Belleville. Un periodo vive dalla nonna materna, che le mette il vino nel biberon, «perché uccide i microbi»; poi dall’altra nonna, secondo alcuni tenutaria di una casa di tolleranza. Si ammala di cheratite agli occhi e prega Santa Teresina del Bambin Gesù. Guarita, le sarà sempre devota. In seguito il padre, un contorsionista, la porta con sé: da lì a poco, la ragazzina canta con lui nelle strade, guadagnandosi il pane; poi preferisce lavorare da sola.
LA FIGLIA
A diciassette anni, dith ha una bambina che morirà di meningite. Qualche tempo dopo, un impresario le offre di esordire in un locale vicino agli Champs Elysée. Il successo è notevole, la giovane adotta lo pseudonimo di La Môme Piaf (letteralmente, piccolo e passerotto). Dopo diverse vicissitudini ed essere diventata la Piaf, fa molte tournées in Francia e all’estero, stringendo amicizia con i grandi cantanti e intellettuali del tempo.
Anche la sua vita sentimentale è assai movimentata. Durante la Seconda guerra mondiale rimane nella Parigi occupata e continua a lavorare, cercando di aiutare i connazionali. Innamoratasi nel 1944 di Yves Montand, canta in coppia con lui; poco dopo interpreta La vie en rose, che resta l’altro grande simbolo della sua vita e di una Francia che desidera tornare a vedere la vita in rosa.
LA TOURNÉE
Trionfale è la tournée americana del 1946: i grandi nomi del cinema si recano al cabaret Versailles di New York ad ascoltarla. Proprio a New York, la Piaf conosce il pugile Marcel Cerdan, con cui scoppia il grande amore. Il pugile, tuttavia, muore nell’ottobre 1949 a seguito di un incidente aereo. Lei, distrutta, intona in suo ricordo Hymne à l’amour e gli dedica le canzoni più famose. In seguito rientra a Parigi, cercando di restituire un senso all’esistenza. Riprende la girandola di storie, ma soprattutto conosce un successo sempre crescente. Nel settembre 1952 sposa a New York l’artista Jacques Pills, che riesce a darle un equilibrio affettivo. I due vanno a vivere in una magnifica casa vicino al Bois de Boulogne, dove lei rimarrà sino alla fine della vita.
CALEIDOSCOPIO
Fra trionfi – come quello all’Olympia di Parigi e alla Carnegie Hall americana – viaggi, cambiamenti sentimentali (il matrimonio va a rotoli), incidenti automobilistici, l’esistenza di questa donna straordinaria sembra un caleidoscopio di colori e luci. Sofferenze, malattie, fatiche: nulla può abbatterla. come l’araba fenice, rinasce sempre dalle proprie ceneri. Nel 1962 si risposa con un giovane, Théo Lamboukas, che le resta vicino sino alla morte, avvenuta il 10 ottobre 1963. «La vita vi offre tutte le chances, per poi riprendersele dopo», cantava dith in Milord. Ma lei, che all’inizio della sua storia di opportunità non ne aveva avute, è riuscita a ghermirle grazie a carisma, talento e coraggio.