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 2021  giugno 10 Giovedì calendario

I cinesi e gli americani vanno pazzi per il cognac

Le vendite di cognac sono ripartite con il turbo, trainate da Stati Uniti e Cina (buona performace in occasione del Capodanno cinese), segno che il settore ha cancellato gli effetti del Covid-19 che ne aveva fatto diminuire il consumo. I guadagni sono ritornati ai livelli pre pandemia grazie anche alle vendite effettuate su internet.
Rémy Cointreau ha pubblicato i risultati in forte aumento del suo esercizio annuale chiuso a fine marzo dal quale risulta che è uscito rafforzato dalla pandemia. Le vendite totali del gruppo sono aumentate dell’1,8% a poco più di un miliardo di euro (quelle del cognac hanno registrato +3,7% e +9,1% in volume grazie anche a bottiglie meno care). L’utile netto è salito del 19,4%, a 148,2 milioni.
Inoltre, il gruppo ha confermato gli obiettivi prefissati: all’alba del 2030 la sua redditività sarà migliorata: il margine operativo sarà del 33% contro il 23,4% attuale grazie alla gestione del proprio portafoglio di marchi. Inoltre, procederà al riacquisto di azioni proprie per un massimo dell’ 1,98% del capitale. Il programma scadrà l’8 dicembre.
Intanto, anche il leader mondiale del cognac, Hennessy (Lvmh), ha recuperato la perdita di vendite registata nel 2020 (-4%) registrando un +28% nel primo trimestre 2021 (+11% in rapporto allo stesso periodo del 2019). Negli Usa ad aprile le vendite erano salite del 20,7%. Le esportazioni verso Cina e Usa hanno permesso di compensare il calo del mercato dei duty free paralizzato dalla pandemia.