ItaliaOggi, 10 giugno 2021
Tutti pazzi per la dacia
La riscoperta della dacia. In Russia la seconda casa in campagna sta vivendo una nuova giovinezza: in tempi di pandemia i russi che abitano nelle grandi città stanno cercando un rifugio tranquillo, fuori dal traffico, dove magari poter lavorare da remoto in santa pace. Già la passione del presidente Vladimir Putin per la vita all’aria aperta aveva tenuto viva la tradizione della dacia, ma ora c’è anche l’effetto Covid: se queste abitazioni erano solitamente riservate a brevi soggiorni estivi, adesso sta crescendo l’interesse per la casa in campagna anche da parte di giovani manager e persone che solitamente non si allontanavano da Mosca e San Pietroburgo se non per fare le vacanze al mare.
Nuove abitudini, dunque, che stanno però impattando sul mercato di questi immobili e anche sugli stessi villaggi. Perché, come ha raccontato l’agenzia Reuters, i nuovi residenti che si trasferiscono fuori città e continuano a lavorare in smartworking, vogliono mantenere certe loro abitudini e confort: colazione al bar, cena al ristorante, negozio sotto casa... E così anche in piccoli villaggi sperduti stanno aprendo nuove attività.
Ci sono piccoli centri abitati che ora prosperano grazie alla pandemia. Un esempio è Krasnaya Polyana, un pittoresco villaggio di cinquemila abitanti tra le montagne vicino al Mar Nero: tanto verde, poche strade, un’immagine tipica a tante località simili disseminate nel vasto territorio della Federazione russa... Ma qui, ciò che ora balza all’occhio, è che adesso ci sono 20 tra caffè e ristoranti, un pub e la linea wi-fi che scheggia. Qualche attività esisteva anche prima della pandemia, perché accoglieva gli sciatori che si recavano qui per le vacanze invernali... Però adesso i flussi non sono più stagionali e i pubblici esercizi sono aperti anche fuori stagione per servire i nuovi residenti arrivati da Mosca. A Krasnaya Polyana ha aperto anche uno spazio di coworking destinato a startup e professionisti nel campo dell’information technology.
La domanda di seconde case ha alimentato un vero e proprio boom del mattone e, come ha riferito alla Reuters l’agente immobiliare, Nikolai Rogachev. I prezzi dei terreni sono più che raddoppiati e le previsioni da qui alla fine dell’anno sono di un’ulteriore crescita, anche gli affitti sono aumentati. Il fenomeno è alimentato dall’effetto pandemia: i viaggi all’estero sono difficili, c’è voglia di sicurezza, il lavoro a distanza è ancora presente e la possibilità di farlo fuori dalle metropoli è allettante per molti professionisti. E per comprare una dacia l’aumento dei prezzi è stato ancora più marcato. La domanda proviene principalmente da ricchi uomini d’affari delle grandi città, poiché le quotazioni richieste sono fuori dalla portata di molte persone comuni: sulle campagne si stanno riversando fiumi di rubli.