il Fatto Quotidiano, 9 giugno 2021
Il capodanno di Toti
Dopo il Capodanno gregoriano e quello cinese, lunedì sera i liguri hanno festeggiato una nuova ricorrenza: il capodanno di Toti. Una festa in grande stile per salutare la zona bianca e “tornare alla vita” per usare le parole del presidente della Regione Liguria, da sempre grande fautore della fine delle restrizioni anti-Covid. Toti l’aveva presentata così: “Una celebrazione sobria ma molto convinta”. Solo che la festa di lunedì sera in piazza de Ferrari a Genova, sotto la sede della Regione, replicata anche a Savona, Imperia e La Spezia, di sobrio aveva ben poco. Selfie, abbracci, nessun distanziamento, poche mascherine, per lo più spesso abbassate sotto al mento come si vede dalle immagini postate sui social. E poi un countdown – mancavano solo i fuochi d’artificio e i trenini – scoccato alle 23 a cui è seguita un gioco di luci che ha illuminato il palazzo della Regione: “Restart Liguria”. “Ragazzi, stasera vi riprendete un po’ della libertà che in questo anno e mezzo non c’è stata” ha detto Toti rivolgendosi ai genovesi che erano in piazza dopo essersi scattato diversi selfie con i presenti. Poi la raccomandazione che strideva con gli assembramenti e i festeggiamenti: “Dobbiamo tutti prometterci che ci prendiamo questa libertà con grande attenzione, prudenza e responsabilità”. Ma al governatore non è bastato festeggiare la fine del coprifuoco. Come ogni Capodanno che si rispetti, allo scoccar dell’ora – in questo caso le 23 – è partito il dj set all’aperto con tanto di balli di gruppo. Chissà se ha partecipato anche Toti.