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 2021  giugno 09 Mercoledì calendario

Amsterdam spenderà 2 miliardi per ponti e canali

Amsterdam rischia di cadere a pezzi e il municipio della città olandese si appresta a mettere in atto un colossale piano che, per i prossimi due decenni, trasformerà quella che oggi è una pittoresca città da cartolina in un gigantesco cantiere a cielo aperto.
Nelle strade compaiono improvvise doline, voragini, i ponti sono traballanti, ma sono soprattutto gli antichi muri di mattoni e malta che fiancheggiano i canali a destare preoccupazione: se cedono, come in alcuni punti è già successo, potrebbero crollare nei corsi d’acqua portandosi dietro interi edifici.
Le condizioni del centro di Amsterdam sono state raccontate in un reportage del New York Times: la città, come gran parte dei Paesi Bassi, si trova sotto il livello del mare. La Venezia del Nord è sorta su una palude e nel XVII secolo ha conosciuto un importante ampliamento: le costruzioni si reggono su milioni di pali di legno, che fungono da fondamenta. Il Palazzo Reale, ad esempio, poggia su 13.659 pali e praticamente tutto nel centro di Amsterdam è supportato da questi pilastri, i quali, nonostante il passare del tempo, sono ancora in condizioni relativamente buone, ma sono stati progettati per un’epoca diversa e per esigenze differenti, come ha raccontato al quotidiano statunitense Egbert de Vries, l’assessore responsabile dell’enorme progetto di ricostruzione da due miliardi di euro. «Queste strutture erano state costruite per sopportare il peso di cavalli e carrozze, non di camion da 40 tonnellate e altre attrezzature pesanti». Negli anni la città è cambiata e molti edifici sono stati fortificati con il cemento, ma le fondamenta delle strade e dei muri dei canali no: la stabilità di molti pali in legno è stata quindi compromessa dal nuovo carico e da qui si sono generate le rotture dei ponti e delle pareti laterali dei canali. Varchi perfetti per l’acqua, che si insinua, scava la malta, penetra in profondità e genera le pericolose doline, crateri che compaiono in strada. Il fenomeno, poi, è accentuato dal traffico nei canali, con le flotte di barche turistiche che finiscono per erodere ulteriormente le fondamenta della città.
Quasi la metà dei 1.700 ponti di Amsterdam sono traballanti e necessitano di riparazioni, oltre 200 chilometri di mura lungo i canali devono essere rimesse in sesto. La ricostruzione richiederà almeno 20 anni e costerà 2 miliardi di euro e forse anche di più, hanno calcolato gli esperti. «Si tratta di grandi numeri e il lavoro deve svolgersi in un’area molto trafficata e densamente popolata, ha affermato De Vries, «le persone vivono e lavorano qui e di solito abbiamo molti turisti».
Sarà quindi una lunga ma necessaria convivenza con il cantiere. A pagarne le spese anche i proprietari delle iconiche case galleggianti: durante i lavori di consolidamento delle pareti dei canali dovranno trasferirsi temporaneamente dai punti in cui sono ormeggiati da anni, alcuni di loro si piazzeranno proprio nel bel mezzo del canale, ma c’è il timore che per alcune barche non ci sarà più spazio in futuro.
«Invitiamo tutti a venire a vedere cosa stiamo facendo», ha concluso l’assessore «vogliamo che i turisti si rendano conto che una città così magnifica come la nostra ha bisogno di manutenzione».