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 2021  giugno 09 Mercoledì calendario

I finanziamenti del nuovo M5s

Nuova “segreteria” del M5s 2.0 a guida Giuseppe Conte e modalità di finanziamento di quello che prenderà la forma di un vero e proprio partito con attività e sedi fisiche, anche sul territorio. Dopo la vittoria contro Davide Casaleggio, che alla fine è stato costretto a cedere la preziosa lista degli iscritti al movimento (circa 300mila) dopo l’intervento del Garante della Privacy, la truppa degli eletti pentastellati si interroga sulle prossime mosse dell’ex premier. Il timore è che Conte scelga personalità nuove sulla sola base del criterio della”fedeltà”. La scelta, che sarà fatta in autonomia dal leader un po’ come avviene nei partiti tradizionali salvo possibile ratifica in blocco da parte degli iscritti, dovrebbe in realtà essere mista: tra i nomi possibili per la squadra di Conte si fanno quelli dell’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, dell’ex viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni, della vicepresidente del Senato Paola Taverna, della sindaca uscente di Torino Chiara Appendino e di un fedelissimo come Mario Turco, già sottosegretario alla Presidenza. Quanto al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, non ha ancora deciso se farà parte formalmente della squadra. L’altro grosso nodo per un movimento che si sta facendo partito è quello del finanziamento: l’ex reggente Vito Crimi aveva stabilito la regola dell’esborso di mille euro al mese da parte dei parlamentari, ma finora in pochi hanno aderito nell’attesa di avere dettagli sul limite del secondo mandato e sulla direzione politica. E sia Conte sia Di Maio non escludono più di abbattere l’ultimo tabù: l’utilizzo dello strumento del 2 per mille su base volontaria fin qui rifiutato dal movimento. Intanto il leader in pectore si porta avanti e annuncia che farà ai partiti una proposta di riforma costituzionale una volta insediatosi: «Dobbiamo ragionare di come rafforzare il nostro sistema», ha detto ieri sera in tv.