Corriere della Sera, 7 giugno 2021
Sgarbi: «Sono guarito dal tumore»
«È stata dura, ma alla fine è andato tutto bene». Vittorio Sgarbi, colpito negli ultimi tempi da un tumore, ha annunciato via social di aver sconfitto la malattia e di stare meglio. Il parlamentare e critico d’arte aveva in passato reso nota la sua battaglia contro il cancro, parlandone in trasmissioni televisive.
Sabato, con il quadro clinico finalmente più chiaro, si è rivolto a chi lo ha curato e aiutato, oltre ai tanti che soffrono per problemi tumorali. «Ringrazio quanti si sono presi cura di me (non faccio nomi perché l’elenco sarebbe lungo) e in particolare i medici e gli infermieri del reparto di Oncologia dell’Ospedale Regina Elena di Roma», ha scritto, «poi chi, ogni giorno, sta al mio fianco e fa i conti con i miei”sgarbi”. Ho provato la sofferenza fisica di chi combatte questo male, ma voglio dire che dal cancro si può guarire. Per questo, a chi sta affrontando una sfida come questa, dico: resistere, resistere, resistere! In culo alla balena. E alle capre».
Nelle ultime settimane il sindaco di Sutri si era sottoposto a cure oncologiche senza mancare mai in tv o nei suoi interventi video sui social dove è apparso in alcune occasioni provato. Sgarbi aveva saputo di avere un tumore a inizio anno. Lo scorso marzo, al Corriere, aveva detto: «Risulto affetto da cancro. L’ho scoperto un paio di mesi fa mentre facevo gli esami del sangue per un controllo. Il sangue è come un linguaggio, dice tutto. C’è un ingrossamento, c’è qualcosa che stanno analizzando. Non ho metastasi di nessun tipo e la cosa è circoscritta. I medici stanno studiando la situazione».
Il parlamentare aveva inoltre denunciato come, in tempo di emergenza Covid, malattie serie come i tumori venissero secondo lui penalizzate nella prevenzione e nelle cure. Scettico nei confronti dell’uso delle mascherine sanitarie e delle restrizioni anti coronavirus, Sgarbi aveva aggiunto: «In Parlamento siamo di fronte a un paradosso logico: prescrizioni rigidissime per una malattia non letale per più del 90% delle persone che la contraggono, ma se ne hai un’altra, come il cancro o cardiopatie, non frega niente a nessuno. Oggi questa mia malattia sembra di serie B, meno importante della mitologia intorno alla pandemia. Il mio caso si dovrebbe risolvere con la radioterapia ma l’oncologia, in generale, oggi è vittima del terrorismo mediatico che si fa per la pandemia».