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 2021  giugno 06 Domenica calendario

Le memorie di Anne Sinclair, l’ex moglie di Dominique Strauss-Kahn

Ricorderete lo scandalo planetario, la muta di reporter in cerca di scoop, il sospetto di complotto. Quel giorno Anne Sinclair si vide crollare il mondo addosso. Vent’anni prima, conquistata da quel brillante universitario dagli occhi di brace, intelligentissimo e gran seduttore, patito di scacchi, giochi strategici, grandi viaggi, e padre di quattro figli, aveva lasciato il padre dei suoi due figli per convolare con lui. Quando poi DSK era diventato ministro del governo socialista di Lionel Jospin, aveva abbandonato il suo programma tv, per evitare il conflitto di interessi. E quando gli proposero la direzione del Fondo Monetario Internazionale, per compiacerlo e per evitare i sensi di colpa che lui abilissimamente instillava in lei, decise di seguirlo a Washington, rinunciando al suo lavoro per tuffarsi nella ristrutturazione della casa comprata a Georgetown e nella noia anonima della vita americana, che sarebbe saltata in aria per Nafissatou Diallo.
L’ATTESA
Da allora, Anne Sinclair ha aspettato dieci anni per raccontare il dramma della sua vita e il perché fosse scritto nel suo destino. Lo ha fatto con un libro di memorie che respira la dolcezza della vecchiaia appagata. Redenta grazie all’amore senile e gioioso di Pierre Nora, grande editore e uomo di cultura, da nove anni suo compagno di vita, Anne Sinclair guarda con spassionato distacco il suo passato. Passato innanzitutto famigliare di figlia unica e viziata di un padre adorante e fiero e di una madre depressa, fredda, esigente e frustrata sino alla gelosia nei suoi confronti. Passato professionale della giornalista che scopre da bambina la passione per l’attualità, ascoltando alla radio le notizie della guerra d’Algeria, e della ragazza ostinata che con molta fortuna, tanto lavoro e non poco fascino s’avvia a diventare la gloria catodica nazionale da venerare come una santa. Infine, il passato coniugale che affronta con la pudicizia che merita il racconto della discesa agli inferi.
SAGGEZZA
Ci regala così un libro colorato e pieno di saggezza, da consigliare agli smaniosi della ribalta e ai tanti morti di fama che sebbene sia mutata la natura del giornalismo e dell’informazione, continuano a scambiare la notorietà per la credibilità, col rischio di precipitare nella depressione. In un capitolo da lei stessa definito «impossibile», rivela tutto quello che può rivelare una donna ferita, umiliata, fatta a pezzi dalla muta planetaria di reporter che assediavano il mostro stupratore del marito.
FIEREZZA
«Non si lascia un uomo a terra», proclama fiera. E però, forte come una vittima redenta dall’amore, resiste alla tirannia della trasparenza, ammette di non scrivere tutto quello che ha vissuto (e infatti tace del processo conclusosi con un indennizzo), ma di scrivere solo la verità, e si dichiara ignara, respingendo le accuse di complicità, la brama di potere e l’ambizione mondana, sino alla catarsi di confessare le sue fragilità, come l’ansia, l’insicurezza, la dipendenza emotiva nei confronti dell’ex marito, al quale inconsciamente attribuiva lo stesso ruolo di sua madre, l’anaffettiva frustrata.