ItaliaOggi, 5 giugno 2021
L’olio sostenibile
Anche l’olio diventa carbon neutral. Grazie al progetto di una startup siciliana che prevede che le emissioni di CO2 generate dal prodotto lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, siano calcolate e ridotte tramite scelte sostenibili.
L’azienda Boniviri è nata durante il lockdown dello scorso marzo. E a partire dall’olio d’oliva punta a selezionare le eccellenze del territorio siciliano e a valorizzare la rete agricola locale. Con la sostenibilità al centro della politica imprenditoriale dei giovani fondatori: Corrado Paternò Castello, Alessandra Tranchina e Sergio Sallicano. Il primo intervento è stato realizzato col supporto di Rete Clima, un ente non profit che promuove azioni di sostenibilità e di decarbonizzazione. Le attività compensative sono state realizzate grazie alla promozione di azioni di gestione forestale sostenibile nelle aree della Val Camonica, in provincia di Brescia, e con una parallela e simbolica posa di alberi a Milano. Rete Clima definisce l’espressione carbon neutral «un prodotto, un servizio, un processo o un’organizzazione che si trova in una situazione di carbon neutrality, cioè di zero impatto climatico».
Il progetto di Boniviri ha previsto una prima fase di analisi delle emissioni di gas a effetto serra della filiera dell’olio extravergine prodotto dall’azienda. Attraverso il coinvolgimento di una delle sette imprese agricole che partecipano al progetto e di uno dei frantoi partner, il Frantoio Ruta, sono stati raccolti i dati relativi a una filiera rappresentativa di Boniviri. Il questionario, sviluppato con alcuni ricercatori del dipartimento di agricoltura, alimentazione e ambiente dell’Università di Catania, include tutti i passaggi produttivi: dai consumi di carburante dei trattori a quelli energetici del frantoio, dalle lavorazioni in campagna al trasporto verso il consumatore finale e il successivo smaltimento degli imballaggi.
I dati, elaborati da Boniviri e processati col supporto di Climate impact forecast, hanno permesso di calcolare l’impatto di una bottiglia da 750 millilitri di olio extravergine d’oliva, pari a 2,88 chilogrammi di CO2 equivalente. «La nostra missione è creare valore col cibo per i piccoli coltivatori locali, l’ambiente e i consumatori», ha spiegato Paternò. «Siamo orgogliosi di lanciare il primo olio extravergine d’oliva biologico italiano carbon neutral e di essere in prima linea quando si parla di lotta al cambiamento climatico». «Grazie alla collaborazione con Rete Clima, a meno di un anno dalla nascita di Boniviri, realizziamo con questa iniziativa uno dei nostri principali obiettivi», ha detto ancora Paternò a EconomySicilia. «Vale a dire contribuire a mitigare il cambiamento climatico, uno dei maggiori fattori di rischio per i coltivatori».