Corriere della Sera, 4 giugno 2021
Tumori, -11% di diagnosi in un anno
Sono sempre più visibili gli effetti negativi che la pandemia da Covid-19 ha provocato in chi soffre di altre patologie come i pazienti oncologici. Si stima che lo scorso anno, rispetto al 2019, le nuove diagnosi di tumore siano diminuite dell’11 per cento. I nuovi trattamenti farmacologici si sono ridotti del 13 per cento e del 18 per cento gli interventi per via dei ritardi negli esami e nella chirurgia legata all’emergenza. Ora, dicono gli oncologi, serve riprendere i controlli perché gli ospedali sono sicuri. «La maggioranza dei pazienti oncologici è stata vaccinata – dicono dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) – e messa così in sicurezza è tempo di tornare investire e a promuovere la lotta contro il cancro». Per il presidente dell’Aiom «ci sono stati numerosi ritardi per gli esami diagnostici e di follow up e il rischio concreto è quello di registrare un forte aumento dei tumori diagnosticati a uno stadio più avanzato». Per Beretta, inoltre, «la priorità degli esami e dei trattamenti deve essere ripresa in tutta Italia ma ci sono ancora casi di pazienti che non si presentano nelle nostre strutture». C’è di più. «Il personale sanitario negli ospedali – conclude il presidente di Aiom – è stato vaccinato e il rischio di contrarre il Coronavirus è molto ridotto, praticamente vicino allo zero».