ItaliaOggi, 4 giugno 2021
All’asta la biancheria di Sissi
La storia in mutande. Interessa più gli storici o i feticisti? Sono andate all’asta in Baviera le Unterwäsche, in tedesco sembra che suoni più discreto, la biancheria intima di Sissi, cioè Elisabeth, l’imperatrice di Austria e Ungheria, moglie infelice di Francesco Giuseppe, il nostro odiato Cecco Beppe. Le Unterhose, i mutandoni lunghi fin quasi alle caviglie, partivano da un prezzo base di mille euro, e sono state aggiudicate per 3.800.
La Hermann Historica, di Grasbrunn nei pressi di Monaco, si era tenuta prudentemente bassa, ma Sissi ha battuto le mutande di Herman Göring, vendute anni fa, appena per tremila euro, anche se erano di seta, e quelle regali in lino. La Hermann ha una cattiva fama perché quasi a ogni stagione mette all’asta reperti del III Reich, la spazzola di Hitler, il rossetto di Eva Braun, e sempre qualche acquerello del Führer. Reperti o reliquie, disputate a caro prezzo soprattutto da americani e giapponesi. Autentici? Gli esperti della Hermann garantiscono di sì, ma gli oggetti con il marchio della svastica cominciano a scarseggiare.
Elisabeth era ben diversa, per carattere e per fisico, dalla Sisi, i tedeschi scrivono il nome con una sola «esse», portata sullo schermo negli Anni Cinquanta da Romy Schneider. L’attrice adolescente era alta un metro e 62, dieci in meno di Elisabeth, una statura eccezionale per donna del suo tempo. L’imperatrice non aveva affatto un carattere dolce e romantico, ma era dura, anche con se stessa. Colpa del consorte, che la tradiva e la contagiò con una malattia venerea. Aveva una taglia da indossatrice, pesava appena 45 chili, e si teneva in forma nella sua palestra privata.
La banditrice d’asta ha comunicato che aveva una taglia 32, secondo le misure moderne, una Zero Size. Vestiti e biancheria risalgono al periodo 1870-1880, tranne una toilette da lutto, che probabilmente indossò nel 1889, l’anno in cui si uccise il figlio Rudolf per amore di Maria Veetsera. Una fake news. Il principe ereditario mise in scena una storia d’amore inesistente con la ragazza diciassettenne, per uscire di scena in un alone romantico. La sera prima era stato in bordello. Maria era infatuata del principe lo seguì nella morte. Non fu un suicidio ma un delitto.
Un abito estivo ha raggiunto il prezzo più alto, 30mila euro. Una cappa di seta color crema è stata aggiudicata per 23mila, un’altra toilette da pomeriggio si è fermata a 16 mila. Un paravento di vetro con 90 foto di famiglia, per 14 mila. All’asta anche un baule da viaggio, Sissi era sempre in giro, lontana da Vienna e dalla Corte, che amava poco, e un sofà dorato. Erano tutti di proprietà di una signora che voleva creare un museo di Sissi, sicura di attrarre migliaia di turisti. Ma non ci è riuscita, e alla sua morte gli eredi hanno preferito disperdere la collezione. La Hermann è sicura che la biancheria sia autentica perché ogni capo porta ricamate le iniziali di Sissi. Non basterebbe, ma ogni capo risulta inventariato nel guardaroba dell’imperatrice.
Il mito di Sissi non tramonta. La Netflix sta girando una serie in sei puntate, The Empress, l’imperatrice. La protagonista sarà Devrim Lingnau, 23 anni, padre turco e madre tedesca, quasi sconosciuta. Finora ha girato ruoli di secondo piano, in film gialli per la Tv. Nessuna attrice nota osa sfidare il ricordo di Romy.