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 2021  giugno 03 Giovedì calendario

Metti un giorno in campo una 41enne con una 17enne

PARIGI – Come una mamma e una figlia. Ventiquattro anni di differenza. Due Americhe diverse: quella di inizio millennio che passava da Clinton a Bush e aveva ancora le Torri gemelle, e questa fino a ieri trumpiana. Venus Williams e Cori “Coco” Gauff, insieme in doppio al Roland Garros, per la prima volta, per una foto che resterà per sempre. La storia certificata del tennis e il futuro atteso e forse in arrivo.
Venus 41 anni fra due settimane. Coco 17. Williams stretta in un completino panna, colore candido da gesti bianchi: stile retrò, voluto. Elegante come un’antica regina. Chapeau. Gauff vestita d’arancio, abbinato a tutti i colori dell’arcobaleno. Che abbiano vinto, o perso, non è sostanziale. Hanno perso, dice il campo, contro l’australiana Ellen Perez e la cinese Saisai Zheng, teste di serie numero 13, ma non se n’è accorto nessuno. Gli occhi, sul campo 9, erano solo per loro due: la coppia inedita del tennis americano. Venus, che negli Slam aveva giocato in doppio soltanto con la sorella Serena. E Cori, che ha perso per infortunio la partner fidata Caty Mc-Nally.
Venus (quale mamma non lo farebbe?) aveva perdonato la piccola Cori per l’irriverenza di due anni fa. Provenendo dalle qualificazioni, a Wimbledon, non in un campo condominiale, Gauff l’aveva battuta (e poi si è ripetuta nel 2020 agli Australian Open) per poi dirle «grazie, non ci fossi stata tu io non avrei giocato a tennis». Ecco, perché Cori Gauff – che tutti chiamano Coco – è l’erede designata, come sostiene anche Patrick Mouratoglou, coach di Serena, e supervisor di Coco.
Si parlavano, in campo, appunto come una mamma e una figlia: la mano davanti alla bocca per non farsi sentire, ma è sempre stata Venus a dire qualcosa a Cori, mai il contrario. Un sorriso compiaciuto dopo un bel colpo, un sostegno dopo un errore. D’altronde Venus all’inizio aveva questo comportamento anche con Serena, più piccola di lei di un anno.
Così l’allieva è stata al suo posto, ordinata e disciplinata. Chissà se qualche pensiero l’ha distratta, nel secondo set, realizzando di trovarsi a far coppia con il suo mito. Perché la magia delle due insieme è durata solo un set, fino al tie-break. Poi le avversarie, specializzate nella disciplina, hanno spostato l’equilibrio. Venus s’è portata il peso sulle spalle, ha cercato di tenere leggera Coco, anche a fine match. Ma non è stata una staffetta, non era un gioco: lo dimostra la reazione finale della più giovane, che ha rotto una racchetta dopo il match point.
Le dirette interessate hanno lasciato intendere che potrebbe esserci una seconda chance: per ora si sono annusate, si sono piaciute (e come poteva essere altrimenti? Coco in camera sua ha sempre avuto il poster delle Williams quand’era in età da mini club estivo). E c’è chi sostiene che Venus stia pensando di dedicarsi esclusivamente al doppio, in modo da poter prolungare ulteriormente la sua carriera. Dunque questa parentesi potrebbe essere in realtà l’inizio di un progetto nuovo per Auntie Venus (zia Venus), come la chiama Olympia, la figlia di Serena. La quale, da quando è rientrata dalla maternità, non ha fra le priorità quella di giocare il doppio con la sorella, che dovrà quindi trovarsi un’altra compagna.
Ecco allora che le due Americhe potrebbero unirsi e confluire, diventando una ricchezza l’una per l’altra. Venus e Coco, così simili e così diverse.