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 2021  giugno 03 Giovedì calendario

Niente carne rossa per gli azzurri agli Europei


ROMA – Già dall’esordio dell’11 giugno, il momento più gustoso degli Europei, per l’Italia, sarà l’immediato dopo partita. E a prescindere dal risultato. Pochi istanti dopo il fischio finale, nello spogliatoio, Bonucci e Donnarumma troveranno ad attenderli tranci di pizza appena fatta. Sì, la più classica pizza Margherita: non esattamente quello che immaginiamo il pasto degli atleti. Ma non c’è da aver paura: il nutrizionista Matteo Pincella e lo chef Claudio Silvestri hanno preparato una ricetta speciale per la Nazionale: un impasto a lunghissima lievitazione, fino a 48 ore, e con la metà del lievito usato solitamente. Una sorta di pizza “light”, che magari non piacerà ai maestri napoletani della specialità: anche Immobile e Insigne però sanno che permetterà loro una digestione più semplice. Riequilibrando gli zuccheri. Una “moda” che importò qualche anno fa Sarri all’Empoli e a cui adesso anche gli azzurri possono abituarsi. Ma non illudetevi, nella dieta ad alto contenuto proteico che il nutrizionista impone all’Italia, sono tanti i “niet”. Niente carne rossa, niente latticini. Una volta la mozzarella era considerata un cibo sanissimo, oggi per i suoi grassi è il fumo agli occhi. Unica concessione: il parmigiano e raramente della ricotta fresca. Ovviamente niente dolci, nemici dell’atleta: lontanissimi i tempi in cui i cuochi azzurri recitavano nella pubblicità della crema alle nocciole.
La dieta degli azzurri vuole migliorare non solo gli aspetti fisici, ma anche quelli mentali, con uno studio minuzioso degli orari di alimentazione. Lo chiamano “coaching nutrizionale” e la chiave è la selezione degli elementi, la qualità delle materie prime, la stagionalità, l’equilibrio tra verdure, cereali e proteine nei singoli piatti. Pincella e Silvestri hanno anche studiato fornitori e aziende per portare sulla tavola della Nazionale i migliori prodotti possibili. Anche in trasferta.
L’obiettivo è soddisfare il palato, oltre alle necessità. Per questo si accolgono volentieri le richieste dei più golosi. La base però, più o meno intoccabile, prescrive carboidrati solo a pranzo: pasta, sì, ma con le verdure, a volte con il pesce, più raramente con la carne. E prima delle partite serali, via libera alla pasta al pomodoro. Le proteine sono concentrate sulla sera: preferenza al pollame e al pesce, con cotture poco grasse. E poi legumi, tantissima frutta e verdure. La riscoperta degli equilibri nutrizionali ha fatto tornare di moda i semi di zucca, la base dei bruscolini che da bambini si sgranocchiavano allo stadio. Certo, quelli erano molto più salati. Ma se la tensione all’Olimpico dovesse impennarsi, Mancini troverà facilmente qualcosa da rosicchiare.