Corriere della Sera, 2 giugno 2021
La villa di Mondadori
La grande villa a Meina, sul Lago Maggiore, era una delle armi con cui Arnoldo Mondadori, fondatore della storica casa editrice, incantava i grandi scrittori del Novecento. Da lì sono passati Ernest Hemingway, Thomas Mann, Gabriele D’Annunzio, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale. Lì Walt Disney concordò la pubblicazione in Italia di «Topolino». Venerdì 4 la Fondazione Mondadori inaugura la mostra digitale: Il cam(m)ino dell’editore. Storie di Arnoldo Mondadori a Meina (ore 21, diretta streaming sui canali del festival Archivissima). «Cammino», perché il percorso di Arnoldo è stato lungo e ricco, ma anche «camino» perché sulla cappa del focolare (nel 2019 la dimora è stata acquistata da Donatella Versace) molti scrittori hanno lasciato un pensiero o una firma. Attraverso interviste, documenti, video, la mostra ripercorre la storia della villa, acquistata negli anni Venti, succursale della casa editrice durante la Seconda guerra mondiale, e racconta il rapporto tra Mondadori e firme come Enzo Biagi, Valentino Bompiani, Dino Buzzati, Piero Chiara, Alba de Céspedes, Mario Soldati. Altre iniziative sono in programma per i 50 anni dalla morte dell’editore (Milano l’8 giugno 1971), tra cui un convegno, il 7 ottobre, e una borsa di studio alla memoria di Stefano Magagnoli per uno studente del Master in editoria realizzato dall’Università di Milano con Aie e Fondazione Mondadori.