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 2021  giugno 02 Mercoledì calendario

Il servizio civile di Emma Marrone



«A 20 anni non sapevo chi ero, cosa volevo fare». Così la cantante Emma Marrone ha deciso «di fare un’esperienza come volontaria nel servizio civile». Si occupava di anziani e di bambini con situazioni più o meno gravi. È lungo questo percorso «che mi sono responsabilizzata. Poterli aiutare mi faceva sentire umanamente e socialmente utile». «Servizio civile, quale opportunità» è dunque il tema della nuova puntata di «Senso civico», la pillola dedicata alla cittadinanza attiva, da oggi alle 11 su Corriere.it. Titti Postiglione, direttrice del Dipartimento delle politiche giovanili e del servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei ministri riassume il senso di questa scelta: «Perseguire il bene individuale ma avere come obiettivo il bene comune», impegnandosi con «senso di responsabilità verso il territorio, verso la comunità». Quindi, così lo definisce, è un «esercizio di cittadinanza attiva straordinario», per il quale il governo Draghi, nell’ambito del Pnrr, ha previsto uno stanziamento triennale di 650 milioni di euro, finalizzato allo sviluppo personale e professionale dei giovani dai 18 ai 28 anni: «Si tratta di un riconoscimento anche a livello europeo dello strumento del servizio civile universale». Un investimento «sui giovani in termini di crescita di competenza, di conoscenze e di orientamento verso il mondo degli adulti». E se da un lato i fondi permetteranno di avere «55 mila volontari in servizio, dall’altro si potrà specializzare il servizio civile in alcuni ambiti. Una prima iniziativa è la sperimentazione sul digitale, su progetti che aiutano a sviluppare tali competenze». Per avere una partecipazione più ampia. E fra le storie di servizio civile in Italia, lo spazio «Penso civico» racconta le esperienze di due ragazze. «Il mio ruolo è aiutare persone con disagi, soprattutto economici, aumentati con il Covid», racconta Wreni Sabatini, volontaria alle Acli di Firenze. Erica Soana, impegnata a Milano con Mani Tese, si è invece occupata di didattica a distanza («Ho sentito l’importanza di esserci per i ragazzi») e di sgomberi («ho conosciuto il valore di dare una seconda vita agli oggetti usati»).