Corriere della Sera, 27 maggio 2021
Biografia di Olimpia Bossi
«Assoluto spregio delle più basilari regole», «sconsiderata condotta», «deliberata volontà» di violare le norme: parla con calma la Procuratrice della Repubblica di Verbania Olimpia Bossi, e forse per questo le sue parole sembrano farsi più pesanti quando descrive le condotte dei tre indagati fermati per la tragedia del Mottarone.
Lombarda di Busto Arsizio, Olimpia Bossi ha 55 anni ed è in magistratura dal giugno 1993. Due figli maschi, uno di 25 anni, che vuole ripercorrere le orme materne e per questo sta facendo il tirocinio per partecipare al concorso in magistratura, l’altro di 20, che invece studia ingegneria al Politecnico di Milano. Carattere solare e aperto, chi la conosce la considera un magistrato molto preciso e attento. Qualità che condivide con tanti colleghi che, come lei, nella carriera hanno avuto l’opportunità, o forse sarebbe meglio dire la fortuna, di lavorare prima come giudici e poi come pubblici ministeri, approfondendo così i precetti della giurisdizione che poi applicano al ruolo di rappresentante dell’accusa.
Bossi, che non è iscritta ad alcuna corrente della magistratura, come primo incarico ottiene nel 1994 quello di giudice nella pretura circondariale di Termini Imerese (Palermo). Nel giugno del 1997 passa al Tribunale di Busto Arsizio, prima come giudice civile, poi come gip occupandosi anche di casi che hanno avuto una forte rilevanza mediatica. Come quello di un piccolo imprenditore piastrellista 36enne di Gallarate che nel 1999 uccise barbaramente, ardendolo vivo con la benzina, un ingegnere romeno di 40 anni che lavorava per lui come manovale e si era ribellato alle disumane condizioni di lavoro che era costretto a subire. Il gip Bossi lo condanna in abbreviato a 30 anni, ma poi la Cassazione riduce la pena a 16 anni.
Dopo altri tre anni a Busto Arsizio da giudice di Tribunale, Olimpia Bossi passa nel 2008 alle funzioni requirenti diventando sostituto procuratore a Novara, dove si occupa principalmente di reati contro la pubblica amministrazione. Nel gennaio del 2016 viene nominata dal Csm Procuratore di Verbania. A meno di 50 anni, è il magistrato più giovane alla guida una Procura in Italia.
Non ama il clamore della stampa, anche se in questi giorni non si è sottratta ai cronisti che l’hanno assalita per l’inchiesta sulla morte dei 14 passeggeri della funivia del Mottarone. Chi la conosce, dice che Olimpia Bossi ha la passione dei viaggi, specialmente quelli con i due figli. Il suo sogno è una lunga crociera intorno al mondo, che fino a ora il tempo dedicato al lavoro le ha impedito di fare.