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 2021  maggio 27 Giovedì calendario

Calcio, il Covid costa 6 miliardi ai big


Oltre sei miliardi di euro di perdite per le maggiori squadre di calcio europee. È l’impatto del Covid-19 sul valore d’impresa dei 32 principali club, secondo i calcoli di Kpmg Football Benchmark, nello studio «The european Elite 2021», anticipato dal Sole 24 Ore.
Il valore d’impresa al 4 gennaio 2021 è di 33,6 miliardi di euro, -15% rispetto ai 39,7 miliardi dell’anno precedente. Al primo posto rimane il Real Madrid, per il terzo anno consecutivo, con un valore di 2.909 milioni, 569 milioni in meno dell’anno precedente (-16%). Avanza al secondo posto il Barcellona, valore 2.869 milioni (-10%), scavalcando il Manchester United, con 2.661 milioni (-20%). Quarto il Bayen, 2.621 milioni (-9%).
Questo poker di club si conferma al vertice europeo del valore. Nessuna delle finaliste che dopodomani si contenderanno la Champions League è nelle prime quattro di questa classifica. Il Manchester City è sesto con un valore di 2.170 milioni (-17%), settimo il Chelsea Fc, 1.875 milioni (-15%).
La prima italiana è la Juventus, che recupera una posizione a danno dell’Arsenal e torna decima, con un valore di 1.480 milioni, 255 milioni in meno dell’anno precedente (-15%). L’Inter, campione d’Italia, si conferma la seconda italiana, valore 877 milioni, 106 milioni in meno dell’anno precedente (-11%). In classifica per la prima volta l’Atalanta. Secondo Kpmg la società bergamasca vale 364 milioni, è 24ma, tra le italiane scavalca la Lazio, 28ma con 298 milioni (-9%). Non c’è il Lille, che ha appena vinto il campionato francese.
Nello studio, alla sesta edizione, il valore d’impresa o «enterprise value» (Ev) viene calcolato facendo la somma algebrica tra il valore di mercato del capitale proprio (o patrimonio netto) più il totale dei debiti finanziari e meno la cassa. Il valore delle società viene misurato, con i bilanci delle ultime due stagioni (fino a quelli chiusi al 30 gugno 2020), partendo dai ricavi operativi, il fatturato, senza considerare le plusvalenze da calciomercato, che molti club impropriamente inseriscono nei ricavi per gonfiarli. Ai ricavi viene applicato un multiplo, che non è uguale per tutti. Con un algoritmo di Kpmg vengono ponderati cinque parametri: redditività, popolarità sui social media, potenziale sportivo misurato con il valore di mercato della rosa di giocatori, diritti tv, proprietà dello stadio.
Le altre italiane nell’élite d’Europa sono Ssc Napoli, 17ma con un valore di 485 milioni, 105 milioni in meno dell’anno precedente (-18%); Ac Milan al 19mo posto con 427 milioni, 99 milioni in meno (-19%); As Roma 22ma con 405 milioni, perde 197 milioni ed è quella che, in percentuale, ha il peggior arretramento (-33%), insieme allo Schalke 04, che precipita del 38% a 502 milioni.
«Per la prima volta nei nostri rapporti annuali il valore d’impresa aggregato dei 32 più prominenti club europei di calcio è diminuito del 15% da un anno all’altro, è sceso a 33,6 miliardi, valore leggermente superiore di quello del 2018», fa notare Andrea Sartori, partner e «global head of sports» di Kpmg. «La diminuzione generale dell’Ev è il risultato del declino annuale aggregato dei ricavi operativi totali, in contrasto con la crescita costante nei cinque anni precedenti il Covid-19, e della loro redditività in peggioramento». «L’impatto della pandemia è visibile anche nella redditività delle società: solo sette delle 32 principali hanno dichiarato un utile netto in bilancio, mentre erano 20 l’anno scorso», dice Sartori.
Con uno sguardo più ampio, Kpmg stima un calo di 2,5-2,7 miliardi dei ricavi operativi aggregati di tutti i 700 club di massima divisione delle 55 federazioni associate all’Uefa, un calo dell’11% a 20,4 miliardi nella stagione 2019-2020. «Tra le cinque maggiori leghe, la Serie A e la Ligue 1 francese hanno avuto l’impatto negativo più forte», sono diminuite tutte le fonti dei ricavi. Il valore dei 500 giocatori di maggior valore nella banca dati di Kpmg è diminuito di due miliardi (-9%) da febbraio 2020 ad aprile 2021, a un totale di 18,7 miliardi.
Le 80 squadre che finora hanno pubblicato i risultati della stagione 2019-2020 hanno una perdita netta di 2,04 miliardi. Cioè il 10% di tutti i club europei da soli hanno una perdita netta superiore a quella più alta registrata da tutti i club nella stagione 2010-2011 (-1,7 miliardi), «prima dell’introduzione del Financial fair play che _ dice Sartori _ è da riformare, con maggior attenzione ai costi».