La “sconfitta” non gli pesa, è stato comunque il primo dei cantanti in gara. Ed è al primo posto nella classifica degli album con Sangiovanni, mentre in quella dei singoli è in testa con Malibù, al terzo posto con Tutta la notte e al quarto con Lady. Il successo al talent di Maria De Filippi sta trasformando
la sua vita. È simpatico e ha una buona vena di autore pop.
Quand’è che ha scelto la musica?
«Non credo di averla scelta, un anno e mezzo fa ho avuto il bisogno di comunicare, mi sentivo inascoltato, con problemi così grandi da non riuscire più a tenerli dentro. L’unica cosa che so fare è scrivere e attraverso la musica ho tirato fuori quello che mi opprimeva. Scrivere canzoni è stata una liberazione e un modo di passare messaggi. Per impegnarti a fare musica devi sentire che hai una responsabilità, è bello fare del bene attraverso le parole».
Lei si dipinge come timido, non pensa che sia in contrasto con l’immagine data ad “Amici”?
«Maschero bene, ma sono davvero timido. Tengo per me le mie fragilità, anche se Maria è spesso riuscita a tirarmele fuori. Il segreto è che non ci ho pensato mai, sono arrivato senza aspettative, ho fatto quello che mi andava, volevo lavorare, imparare. Ho vissuto di istinto e di emozioni».
In pochi mesi la sua vita è stata completamente rivoluzionata.
«Per ora, di sicuro, di normale non c’è niente, ma quando ti abitui a una nuova vita poi tutto diventa normale. Prima di Amici la mia vita era un’altra. Sono sempre io, ma tutto è cambiato in meglio e ne sono felice perché volevo che qualcosa cambiasse».
Oltre alla felicità c’è la paura?
«No, altrimenti tutto questo non lo farei. Affronto questa esperienza senza timori. Certo, è tutto strano, a volte complicato da decifrare».
Quali sono gli artisti che hanno
influenzato di più la sua musica?
«Sono cresciuto con Michael Jackson perché mia madre era una fan sfegatata, ma intorno ai quindici anni mi sono appassionato alla musica in generale, non ai generi ma alle sfumature. La cosa che ascolto di più sono i cantautori italiani, più interessanti di certa musica che va per la maggiore. Mi aggiorno sulle novità, mi piace cercare, scoprire, credo che curiosità sia la chiave di tutto quello che sono».
Cosa vorrebbe per sé dalla musica?
«Che mi desse la possibilità di cambiare qualcosa nella società, vorrei poter comunicare messaggi che confluiscano in un pensiero nuovo, una società senza schemi e limiti. Ci lavorerò».