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 2021  maggio 25 Martedì calendario

Biografia di Enrico Michetti

Sui campi di calcio, dove guida da capitano la selezione della sua creatura, La Gazzetta amministrativa, lo definiscono «il metronomo del centrocampo», un playmaker dai piedi buoni da cui partono tutte le azioni della sua squadra che in passato ha sfidato spesso la nazionale magistrati del Tar e Consiglieri di Stato. E non è un caso se tra gli endorsement di maggior peso per una città come Roma siano subito arrivati quelli di Roberto Pruzzo, centravanti dello scudetto giallorosso del 1983, e Angelo Gregucci, ruvido stopper laziale a cavallo tra gli anni 80-90.
La copertura bipartisan delle due curve dell’Olimpico potrebbe servire nella scalata al Campidoglio di Enrico Michetti, 55 anni, professore di diritto pubblico all’Università di Cassino e direttore della Gazzetta amministrativa : la piattaforma web da lui fondata che, dal 2007, fornisce servizi di informazione, formazione, aggiornamento e assistenza alle pubbliche amministrazioni. È grazie a questo strumento che, nel corso degli anni, ha conosciuto e assistito l’Anci regionale, gli enti locali del Lazio, rappresentato società partecipate in controversie legali e costruito una rete di conoscenze che oggi lo potrebbe trasformare nel “Guazzaloca di Roma”, come già lo definiscono alcuni big del centrodestra: il corrispettivo civico dell’ex macellaio bolognese, poi divenuto presidente dei commercianti, che nel 1999 conquistò a sorpresa il capoluogo emiliano, primo (e unico) sindaco di centrodestra dal 1945.
Il pomeriggio di ieri, mentre Giorgia Meloni e Matteo Salvini discutevano del suo nome per la candidatura a sindaco di Roma, l’ha passato a Rieti, seduto nell’ufficio del sindaco di centrodestra Antonio Cicchetti, a parlare di aziende municipalizzate. «Le mie chance sono aumentate – confessa al telefono – ma per l’ufficialità bisognerà attendere». Lui, intanto, si prepara descrivendosi così: «Sono un servitore dello Stato e rappresento la Costituzione».
Con un piglio più da tribuno («Talvolta populista e un po’ demagogico», ammettono alcuni deputati di centrodestra), la mattina su Radio Radio, una delle principali emittenti romane, affronta «in maniera semplice», dice lui stesso, le questioni che riguardano gli enti locali: dal dissesto finanziario di un comune ai “furbetti del cartellino”. «Spiego la ratio delle norme con un pizzico di ironia», aggiunge.
La trasmissione che lo ha lanciato (oltre 300 puntate) si intitolava «La pulce e il prof». Ora, davanti a quel microfono – voce profonda e chiara, lievissimo accento romano – raggiunge quotidianamente «circa 600 mila ascoltatori». Anche questo pesa nel giudizio dei leader del centrodestra alla disperata ricerca di un nome civico da contrapporre a Virginia Raggi, Roberto Gualtieri e Carlo Calenda. Come pesa, ovviamente, la sua professione di avvocato con ottimi agganci e studio in Prati, a due passi da viale Mazzini e da casa di Nicola Zingaretti. Per ora, dalla sua, oltre a Pruzzo e Gregucci, ha incassato il sostegno di diversi consiglieri regionali, e del senatore di Forza Italia Francesco Giro. Nell’ultima settimana ha incontrato Giorgia Meloni a Montecitorio e pure Matteo Salvini, incrociato alla presentazione di un libro. «Sono lusingato se stanno pensando a me – si schermisce – si tratta di una bella attestazione di stima». Il programma per la capitale lo illustrerà più in là, per ora parla alla pancia della città, evocando un passato non proprio recente: «Bisogna tornare ai fasti dei Cesari e dei Papi: è quello che vogliono i romani. Sicurezza, decoro e il rilancio della città».
Di Raggi preferisce non parlare, almeno per il momento, e sfodera un certo fair play : «Da cittadino posso essere censore, ma da candidato no. Accetterò Roma, qualora fossi io il prescelto, come la troverò. Con me non ci sarà la litania “è colpa di quelli di prima"». Un mantra che, invece, la sindaca M5S ha ripetuto più e più volte negli ultimi 5 anni. «Del passato non mi interessa nulla», conclude Michetti. A parte la retorica sull’antica Roma, testimoniata dalla carrellata di foto dei Fori e del busto dell’imperatore Adriano che compaiono sul suo profilo Facebook da 53 mila followers.