Corriere della Sera, 22 maggio 2021
Harry si doragava per non pensare alla mamma morta
Londra Una bomba nucleare sulla monarchia: così i giornali inglesi hanno accolto la nuova intervista del principe Harry alla conduttrice americana Oprah Winfrey. Perché il figlio di Carlo e Diana accusa la famiglia reale di averlo bullizzato, intrappolato e abbandonato, costringendolo a scappare in California con la moglie Meghan Markle: che era arrivata a un passo dal suicidio.
Una confessione a cuore aperto, quella fatta durante un programma sulla salute mentale trasmesso da Apple Tv: in cui Harry ammette di aver fatto ricorso ad alcol e droghe per anestetizzare il dolore causato dalla perdita della madre. «Volevo bere, volevo drogarmi, volevo fare cose che mi facessero sentire di meno quello che provavo», ha raccontato: in una sola serata arrivava a scolarsi l’alcol di un’intera settimana «non perché mi piacesse, ma perché volevo mascherare qualcosa».
Il principe ha rievocato i giorni della morte di sua madre: e in particolare il funerale, quando lui e suo fratello William, ancora bambini, furono costretti a seguire a piedi il feretro di Diana: «La cosa che ricordo di più – ha detto – è il suono degli zoccoli dei cavalli sul selciato. Eravamo tutti e due sotto choc. Era come essere fuori dal mio corpo, camminavo e facevo quello che si aspettavano da me. Esprimevo un decimo delle emozioni che tutti gli altri mostravano. E pensavo: questa è la mia mamma, voi non l’avete neppure incontrata».
Il principe 36enne ha descritto il periodo fra i suoi 28 e 32 anni come «un incubo nella mia vita», segnato da ansia e attacchi di panico. E di come alla fine Meghan lo abbia convinto ad andare in terapia.
Ma le parole più gravide di conseguenze sono quelle con cui Harry sferra un nuovo attacco frontale ai reali: «Certamente adesso non sarò mai ridotto al silenzio – ha detto —. Credevo che la mia famiglia ci avrebbe aiutato, ma ogni richiesta è stata accolta col totale silenzio, con totale trascuratezza. Abbiamo fatto tutto il possibile per portare avanti il ruolo, ma Meghan era in difficoltà».
Addirittura, nel gennaio del 2019, la moglie lo mise a parte dei suoi pensieri suicidi, entrando nei dettagli di come avrebbe voluto togliersi la vita: ed è stata dissuasa solo perché non voleva infliggere a Harry un’altra perdita, dopo quella di Diana.
Ancora una volta le critiche più pesanti sono dirette al padre, il principe Carlo: che avrebbe detto ai figli Harry e William che poiché lui da giovane aveva sofferto, allora dovevano soffrire anche loro. «Questo non ha senso, anzi è l’opposto», ha commentato Harry, che sostiene di aver voluto «rompere il ciclo e fare in modo che la storia non si ripetesse». Già in una precedente esternazione Harry avevo puntato il dito contro i sistemi educativi della famiglia reale: e dunque, indirettamente, anche contro la regina.
Il principe nell’intervista insiste di volere una «riconciliazione» con la sua famiglia: ma dopo questa nuova, pesantissima bordata, le strade appaiono più che mai sbarrate. Già con la prima intervista a Oprah Winfrey, agli inizi di marzo, lui e Meghan erano entrati in definitiva rotta di collisione con una famiglia reale che avevano apertamente accusato di razzismo.
A niente dunque sembra essere valso il colloquio avuto da Harry con Carlo e William al termine dei funerali del nonno Filippo, il mese scorso a Windsor: e a questo punto appare in dubbio che Harry possa essere accanto a William il 1° luglio a Londra, quando verrà inaugurata una statua a Diana. Lui stesso ha detto ieri che il solo trovarsi nella capitale britannica gli fa «scattare l’ansia».
Harry e Meghan, dal loro esilio dorato a Malibu, appaiono intenzionati a proseguire nella loro opera di demolizione. La loro è come una piccola corte in esilio, in America, che cannoneggia da lontano le istituzioni. La monarchia vacilla ogni giorno sotto i loro colpi: e a Londra, con una regina rimasta più fragile e sola dopo l’addio di Filippo, ci si chiede fin dove vogliano arrivare.