La Stampa, 22 maggio 2021
La guerra dei Rossi
Dalla guerra dei Roses a quella dei Rossi. Dai dispetti di una coppia scoppiata (nel film) a quelli di una coppia olimpica che non vuole più tirare insieme. Ragione e sentimento, con fucile in mano. Jessica Rossi, 29 anni, appena nominata portabandiera azzurra, è tornata single e non vuole più gareggiare con il marito, ex da un anno. Sono entrambi poliziotti. Lui, Mauro De Filippis, specialista della fossa e vicecampione del mondo, si è garantito la partecipazione a Tokyo con la prima posizione nel ranking internazionale. Jessica invece e la sua compagna in azzurro Silvana Stanco hanno guadagnato due carte olimpiche. De Filippis- Rossi sarebbe la coppia favorita numero uno nella gara di fossa mixed team che in Giappone farà parte del programma olimpico. Ma a lei che non è più in coppia nella vita non garba fare coppia nello sport. Capita a tutti di dover lavorare con la persona che hai amato e che ora non vorresti più tra i piedi.
Sacrificio insopportabile, anche per chi mira all’oro.
Il tiro non prevede intimità, in fondo si tratta di condividere con un’arma in mano solo 5 ore: tre serie più la finale. Però lei è in imbarazzo o meglio non più in sintonia. Si può sperare ci sia un’altra scelta.
Oggi a Osijek in Croazia iniziano gli europei di tiro a volo che assegneranno gli ultimi pass olimpici e se ci sarà un altro azzurro qualificato dovrà essere il ct Albano Pera a decidere chi andrà a Tokyo. Altrimenti tocca a De Filippis, cioè all’ex.
Si sa, tirare impone una disciplina zen: equilibrio e serenità. Non prendi 100 piattelli se dentro hai una tempesta non sedata. Bene ha fatto Jessica a togliersi il peso e a rendere pubblico il fatto di essere tornata signora Rossi. L’essere stata nominata portabandiera l’ha costretta alla sincerità e a togliersi da un quadro nel quale non si riconosceva più. Così ha rivelato il suo nuovo status parlando a Un giorno da pecora su Radio1. «Sono stata brava perché notizie non ne sono uscite, l’ho detto solo a mia madre. Quando mi ha telefonato il presidente Malagò ero in ritiro con la Nazionale, a cena, mi sono allontanata e quando sono rientrata ne ho parlato con il commissario tecnico, e con lui abbiamo mantenuto il segreto».
Lo sport vive da sempre sulle coppie sentimentali che reggono (i Zatopek), su quelle che si motivano (Pellegrini- Marin), su quelle che non sopravvivono al golden moment (Campriani- Zublasing), su quelle che si sfasciano per diversità di orizzonti (Pellegrini- Magnini), su quelle dove i sussulti dell’amore sono più forti delle righe del campo. C’è anche chi resta una coppia solo in pista: Jamie Salé e David Pelletier, canadesi, oro mondiale a Vancouver nel 2001 e ai Giochi di Salt Lake City nel 2002, si sono separati nel 2009, lo hanno rivelato al mondo solo un anno dopo e hanno continuato a pattinare insieme fino al ritiro nel 2012.
A Wimbledon nel ’75 capitò alla tennista america Chris Evert. Era avanti 3-0 in semifinale contro Billie Jean King. «Ma alzai gli occhi e vidi Jimmy Connors, il mio fidanzato, in tribuna con l’attrice Susan George. Non beccai più una palla». La guerra dei Roses finiva male, quella dei Rossi mirerà al cuore o al podio?