il Fatto Quotidiano, 21 maggio 2021
“Bussa sul tetto”. L’sms da Tel Aviv avvisa dei missili in arrivo in casa
Per evitare le recenti polemiche sul numero di vittime palestinesi civili a Gaza, l’Aviazione israeliana (Iaf ) sta adottando una tattica messa a punto già nella guerra del 2014 nella Striscia. Nel primo caso tutti gli abitanti di uno stabile preso come bersaglio – nel caso vi abiti un miliziano di Hamas conosciuto dall’intelligence israeliana – ricevono un sms da un telefonino che li avverte di lasciare il palazzo entro 10 minuti perché verrà bombardato. Solo il miliziano e la sua famiglia – il vero bersaglio – non ricevono il messaggio. Nel secondo caso il custode del palazzo – o chi si occupa della sua manutenzione – riceve una chiamata nella quale una voce che si qualifica come un ufficiale Idf e che parla correntemente arabo chiede di avvertire i residenti della zona che il palazzo entro un tempo determinato sarà distrutto, quindi sono invitati a uscire con la massima rapidità. Poi un caccia F-16 passa a volo radente e sgancia 1 o 2 missili a basso potenziale che colpiscono un lato del tetto. È il segnale che al secondo passaggio, il jet sgancerà una bomba ad alto potenziale. La tecnica dell’Iaf è stata battezzata “Kocking the roof”, bussa sul tetto. Le gente di Gaza reagisce nel modo più diverso. Ci sono quelli – come nel quartiere Rimal l’altra sera – che sono saliti in blocco sul terrazzo sventolando lenzuola bianche, impedendo così l’attacco che avrebbe distrutto le loro abitazioni e certamente provocato una strage. Ci sono quelli che in fretta e furia mettono quel che possono in una due borse, anche in quelle della spesa in plastica, documenti, tessere Unrwa e in silenzio ma di corsa con i figli per mano scendono le scale incontrando i loro vicini che stano facendo la stessa cosa. Ma c’è anche chi reagisce e appena ricevuto l’sms o la chiamata spalanca la finestra e spara in aria un intero caricatore di Kalashnikov o di pistola: è il segnale d’allarme per tutta la strada, che in pochi minuti si riempie di gente in fuga che ringrazia calorosamente l’eroe della notte, perché le bombe “intelligenti” non distruggono solo lo stabile preso di mira con tutto quel che c’è dentro, ma a essere scosso dalle esplosioni conseguenti con effetti devastanti è un raggio di almeno 500 metri.