ItaliaOggi, 21 maggio 2021
Il piano per salvare l’eurostar
Dal 27 maggio Eurostar assicura due collegamenti andata e ritorno quotidiani tra Parigi e Londra
Dal 27 maggio Eurostar assicura due collegamenti andata e ritorno quotidiani tra Parigi e Londra
Esangue, Eurostar, la società transmanche che gestisce il collegamento ferroviario ad alta velocità Parigi-Londra, passando nel tunnel sotto La Manica, è stata salvata in extremis dal fallimento grazie ad un accordo con i propri azionisti. Eurostar, 1.400 dipendenti, ha sofferto enormemente la crisi sanitaria tanto da rischiare il fallimento. È stato evitato grazie al piano di salvataggio da 290 milioni versati dai propri azionisti e dalle banche. Salvata da una crisi nerissima. Da marzo 2020 Eurostar, a causa della pandemia, ha registrato il crollo del 95% il proprio fatturato che nel 2019 aveva superato il miliardo. Ancora oggi effettua un unico viaggio giornaliero di andata e ritorno tra Parigi e Londra rispetto ai consueti 15-18 prima delle restrizioni decise dai governi per ridurre i contagi da Covid-19. Il colpo è stato talmente violento che la società si chiede se basteranno 290 milioni per mantenere la testa fuori dall’acqua. Intanto, Eurostar da giovedì 27 maggio assicurerà due collegamenti andata e ritorno quotidiani tra Parigi e Londra. Diventeranno tre a fine giugno.
In dettaglio, la compagnia ferroviaria Transmanche riceverà 250 milioni di sterline (290 milioni di euro). «Eurostar annuncia di aver stipulato un accordo di rifinanziamento con i suoi azionisti e le sue banche», si legge in una nota della società controllata al 55% della società ferroviaria francese Sncf. Il Regno Unito non è più azionista di Eurostar. In concreto, sono gli azionisti (Sncf, Caisse de dépôt et placement du Québec al 30%, il fondo britannico Hermes Infrastructure al 10% e Sncb belga al 5%) a sostenere lo sforzo maggiore. Ricapitalizzeranno la compagnia ferroviaria per 50 milioni di sterline (58 milioni di euro), apportati sotto forma di capitale proprio dagli azionisti. Allo stesso tempo, garantiranno 150 milioni di sterline (174 milioni di euro) di prestiti contratti con un pool di banche (tra le quali Barclays, Société Générale, Natwest) garantiti dagli stessi azionisti. Le banche concederanno 50 milioni di sterline di linee di credito legati alla rinegoziazione di un vecchio prestito contratto per acquistare i treni.