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 2021  maggio 19 Mercoledì calendario

Roy Hodgson si ritira dal calcio

Un galantuomo e un buon allenatore che ha dato il meglio di sé nelle realtà più defilate. Roy Hodgson ha annunciato ieri l’addio al Crystal Palace a fine stagione e, per ora, alla panchina, dopo 45 anni di attività: «È il momento giusto per farsi da parte, almeno nel calcio ad alto livello. Voglio godermi la famiglia e viaggiare, visitando Paesi che non conosco o che ho visto di sfuggita. Non posso dire se sarà un addio definitivo. È rischioso lanciarsi in proclami solenni. Ora mi fermo, ma chi sa che cosa mi riserverà il futuro. Ho visto molte persone ritirarsi e poi ripensarci». Hodgson compirà 74 anni a agosto. Ha vissuto una carriera formidabile, iniziata in Svezia, nell’Halmstadt, nel 1976. Ha guidato 15 squadre di club e 4 nazionali, compresa l’Inghilterra dal 2012 al 2016. Ha lavorato in Svezia, Svizzera, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Emirati Arabi e Italia. È stato consulente in Australia del Melbourne City. Da noi ha vissuto due finestre di lavoro all’Inter e un’annata a Udine. Ha vinto 4 tornei svedesi, 2 coppe di Svezia, 1 superliga danese, 1 supercoppa di Danimarca e 1 in Svizzera.
In Italia 
L’approdo all’Inter avvenne nell’ottobre 1995, in una squadra che aveva esonerato Ottavio Bianchi e affidato la guida dei nerazzurri ad interim a Luis Suarez. Furono i risultati ottenuti con la Svizzera a spianare al tecnico la strada della Serie A, in quel momento il campionato più importante del mondo. Hodgson non fece cose memorabili, a parte un successo nel derby di ritorno. All’Inter zio Roy prese una delle peggiori cantonate della sua carriera: non comprese l’enorme potenziale di un giocatore come Roberto Carlos, bocciato per «indisciplina tattica». Errore madornale: il brasiliano fu venduto al Real Madrid, dove sarebbe rimasto 11 stagioni, vincendo tutto. Nel ’96-97 Hodgson condusse l’Inter in finale di Coppa Uefa, ma i nerazzurri persero ai rigori contro lo Schalke.
Finale col Fulham 
In Inghilterra il Fulham portato alla finale di Europa League nel 2009-2010 con l’Atletico – vittoria degli spagnoli ai supplementari – è stato il suo risultato più importante. Gli valse la panchina del Liverpool, ma l’avventura con i Reds durò 6 mesi. Il k.o. con l’Islanda, agli ottavi di Euro 2016, chiuse l’esperienza in nazionale. Hodgson non passerà alla storia per la bellezza del suo calcio, ma l’uomo ha mostrato uno stile e un’educazione rari nell’ambiente. Gran amico dell’ex presidente interista Massimo Moratti, apprese a Milano la lingua italiana, parlata con accento inconfondibile. Si fa da parte per godersi la vita: anche questo non è da tutti.