Il Sole 24 Ore, 19 maggio 2021
Amazon, 9 miliardi per gli studios Mgm
Amazon, nel nuovo fermento di fusioni che scuote i media americani, potrebbe conquistare Mgm, la storica casa cinematografica del leone ruggente – e dei film di James Bond. L’operazione è salita alla ribalta sull’onda della combinazione a sorpresa tra WarnerMedia, scorporato da AT&T, e Discovery, che darà vita a un nuovo colosso nell’entertainment. Il re dell’e-commerce e di Internet, secondo indiscrezioni, potrebbe investire fino a nove o dieci miliardi per aggiudicarsi il marchio e potenziare le sue ambizioni mediatiche, che considera cruciali per il suo gioiello Amazon Prime.
Sulle trattative per un’acquisizione, in corso da settimane, rimangono incertezze. Mgm, che dalla fondazione nel 1924 è sopravvissuta a una saga di cambi di proprietà, insiste per una valutazione da almeno dieci miliardi. In passato potenziali compratori, compresi leader tech in espansione quali Apple, avevano rifiutato di versare più di sei miliardi.
Controllati da una cordata di fondi guidata da Anchorage Capital, il cui co-fondatore Kevin Ulrich è chairman del Cda, gli Studios hollywodiani hanno però ingaggiato nuovamente da dicembre banche d’investimento per esplorare opzioni strategiche. E, nel clima di caccia, sperano oggi di spuntare un prezzo più vicino al loro obiettivo per attività ancorate da una “cineteca” di successo: accanto all’agente segreto 007 – serie capace di generare oltre 7 miliardi al botteghino globale – sfoggia titoli da Rocky a Terminator. Mgm possiede inoltre il canale di Pay Tv e streaming Epix. In tutto il suo catalogo vanta oltre 5.200 film e 17.000 ore di show televisivi.
Amazon non avrebbe problemi di risorse se decidesse di portare a termine la seconda maggior acquisizione nei suoi annali, dopo gli oltre 13 miliardi spesi nel 2017 per i supermercati Whole Foods. Ha una market cap da 1.700 miliardi e un assegno da dieci miliardi rappresenterebbe poco più degli 8,1 miliardi di profitti riportati nel primo trimestre 2021. Allo stesso tempo il suo interesse per Mgm potrebbe essere aumentato: con la conquista della casa, che ha all’attivo ben 117 premi Oscar, garantirebbe agli asset nei media non solo superiore offerta e dimensioni ma prestigio. Il servizio Prime vanta ormai 200 milioni di abbonati globali (175 nel corso dell’ultimo anno hanno usato lo streaming).
La cessione di Mgm a Amazon non è la sola operazione in discussione. Voci ipotizzano mosse di altri protagonisti che rischiano di rimanere all’ombra del nuovo triumvirato formato da Netflix, Disney e WarnerMedia-Discovery. NbcUniversal di Comcast e ViacomCbs potrebbero cercare molteplici prede o intese tra loro, anche se quest’ultima ipotesi si scontra con ostacoli antitrust.