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 2021  maggio 14 Venerdì calendario

Cento anni fa nasceva Ettore Bernabei

Ettore Bernabei (16 maggio 1921-13 agosto 2016), maestro di giornalismo e di televisione, manager, padre di otto figli. Direttore del “Giornale del Mattino” di Firenze, che sostiene le iniziative di Giorgio La Pira, nel 1956 si trasferisce a Roma: Amintore Fanfani, segretario della Dc, lo chiama alla direzione de “Il Popolo” col compito di farne un giornale moderno, leggibile, di proposta e di dialogo. Direttore generale della Rai dal 1961 al 1974, presidente dell’Italstat dal 1974 al 1991. Il giornalista Piero Meucci nel libro Ettore Bernabei. Il primato della politica. La storia segreta della Dc nei diari di un protagonista( Marsilio. Pagine 368+16  inserto. Euro 17,00) costruisce il percorso di Bernabei sulle pagine di diario (che ha il privilegio di aprire per primo) e su documenti fotografici che ci mostrano momenti di storia viva: il sindaco Giorgio La Pira tra gli operai in sciopero, De Gasperi che visita la sede del “Giornale del Mattino”, Bernabei che incontra presidenti della Repubblica (Giovanni Gronchi, Giuseppe Saragat), papi (Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco), protagonisti della scena nazionale e internazionale.
Meucci esamina, contestualizza, descrive i diari di Bernabei: appunti e commenti su viaggi, incontri, congressi; sulla contestazione giovanile, sul divorzio e sull’aborto, su crisi politiche e campagne elettorali, sulla P2, sugli anni di piombo, sulla tragedia Moro, sul compromesso storico, in particolare sul centro-sinistra e sul protagonismo di Fanfani. Nei diari si legge la storia, spesso tumultuosa, di Fanfani: della sua
azione di governo, del suo essere uomo delle istituzioni, dei suoi disegni, delle sue cadute e delle sue riprese. Meucci arricchisce il racconto con note (da sottolineare la nota su Tina Anselmi, presidente della commissione parlamentare sulla mafia). Uno scavo dentro una storia sostanziata di idealità ed entusiasmo, di fede nella democrazia e nella libertà. E anche dentro una storia fatta di lotte contrassegnate da contraddizioni, incoerenze, errori, “malefatte”.
Non mancano parole ironiche su politici insoddisfatti, abitati da risentimenti e segnati da comportamenti demagogici. I diari sono un pezzo di storia (segreta?) non tanto della Dc quanto anche del Paese e delle sue vicissitudini. Ma sono la storia di Bernabei: un militante di robusta statura, consapevole dell’importanza della politica, un consigliere leale e fedele, rigoroso e prudente. Uomo di raccordo, in momenti difficili, non solo tra Fanfani e Moro, ma anche tra Dc e partiti e forze sociali, tra Dc e autorità ecclesiastiche. I giovani conoscono poco Bernabei come protagonista della scena politica per lunghi anni: protagonista, anche se lontano dalla politica come ’professione’. Non ignorano il Bernabei che, nel 1992 fonda la Lux Vide, che produce Storie della Bibbia e fiction di successo. Ma l’ultimo Bernabei ricapitola ogni tratto del suo agire e del suo sentire: ogni suo passo, ogni sua iniziativa, è espressione del suo fervore di cattolico e di democratico e della sua adesione al Vangelo e ai principi della dottrina sociale della Chiesa.