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 2021  maggio 12 Mercoledì calendario

Periscopio

Costa, pista, bastaa. Dino Basili. Studi Cattolici.Sono abituato ad andare in giro in salita, con il freno a mano tirato e lo zaino pesante. Hanno cercato, e trovato, con me, un ciuccio da fatica. Francesco Figliuolo, generale di corpo d’armata, commissario del governo. La Stampa.
Lo schema previsto dal Pd per le prossime Amministrative prevede (in alternativa alle solite sanguinose primarie) una serie di alleanze con i 5 Stelle: e a Napoli dovrebbe toccare all’attuale presidente della Camera, Roberto Fico. Il quale, prima di incontrare la luce del grillismo, aveva questo curriculum: esperienze in alcuni uffici stampa, responsabile del personale in una società di ristorazione, dirigente di un tour operator, importatore di tessuti (dal Marocco), impiegato, per circa un anno, in un call center. Fabrizio Roncone. 7 del Corsera.
A Pietrostefani vorrei chiedere se non crede che il nostro Paese abbia diritto di sapere il tanto non detto sugli anni di piombo. Troppi brigatisti sono stati perdonati senza aprire davvero bocca. Se nessuno parlerà, il capitolo di una nostra piccola tremenda guerra civile non si chiuderà mai. Bruno Vespa. QN.
Sarò all’antica, ma da un punto di vista programmatico e di idee faccio fatica a trovare grosse differenze tra FdI e la fu Alleanza Nazionale, una forza politica che nel suo massimo splendore riuscì a sfiorare il 16% di voti, non dimentichiamocelo, e che fece parte di diversi governi nazionali. Questa ricerca spasmodica del «nuovo» (o del «moderno») che si scorda tutto quello che è successo fino all’altro ieri, non la capisco. O meglio, la capisco anche. Un tentativo di proiettare i propri desiderata dentro la cocciuta realtà. Legittimo, ma non so quanto produttivo. Luigi Curini, politologo dell’Università statale di Milano (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Con il caso Fedez ci troviamo con un cantante martire, e con due partiti (non è vero Letta e Di Maio?) che vorrebbero decapitare i carnefici che hanno nominato loro. Gabriele Canè. QN.
Nell’estate 1990, reduce dal Giro d’Italia, Ugo Stille e il suo vice Giulio Anselmi mi ordinarono di seguire Cossiga in vacanza. Non lo mollai per 40 giorni filati. A Courmayeur annunciò: «Voglio dare la grazia al dottor Renato Curcio». Il fondatore delle Brigate rosse perdonato? Una bomba. Kossiga, come lo chiamavano gli estremisti, aveva deciso di chiudere i conti con il passato. Lo inseguii con altri giornalisti fino in Cansiglio. Lì nell’ultimo giorno di ferie sbottò: «Vi nomino tutti cavalieri». Notò il mio stupore: «Ma come, Breda, non le va bene?». E io, con una battuta scema: mi sarei aspettato almeno prefetto. Lui: «D’accordo. Prefetto di Reggio Calabria». Io: eh no, o Venezia o niente. «Allora niente». Continuai a corrergli appresso con i neocavalieri. Più di 30 voli all’estero in pochi mesi. I colleghi ci ribattezzarono Feccia alata, su imitazione del club Freccia alata di Alitalia. Cossiga mi svegliava in hotel alle 6 perché scendessi a fare colazione con lui. Marzio Breda, quirinalista del Corriere della sera (Stefano Lorenzetto). L’Arena.
Ora, dopo durissimi scontri, il Pd e i 5 Stelle governano insieme, ormai dall’estate 2019. I grillini hanno inevitabilmente perso la loro quota di voti che veniva da destra. Zingaretti o Letta, per il Pd cambia poco: senza un accordo con i 5 Stelle, non ha alcuna possibilità non dico di vincere, ma di essere competitivo alle elezioni; e se la legge elettorale resta questa, con un terzo dei seggi assegnati nei collegi uninominali, l’accordo va fatto prima del voto, non dopo. Aldo Cazzullo. Corsera.
Bergoglio alza i toni e costringe a schierarsi. Io penso che la mia tenue religiosità sia quella dominante in Italia e in Occidente. Un buon equilibrio tra cristianesimo e società civile che realizza il motto «libera Chiesa in libero Stato». Quieta non movere, non agitare ciò che è calmo. Il papa invece scompiglia. Ti mette alle scelte, squaderna gli intrighi vaticani, minimizza i peccati tradizionali, ne inventa di nuovi. Per i credenti il dilemma è netto: seguirlo o scisma e Bergoglio ha già detto che non ne farà una malattia. Giancarlo Perna. la Verità.
Alla Factory di Andy Warhol, a New York, prima o poi, passano tutti, da Judy Garland a Truman Capote, da Norman Mailer a Keith Richards e Jim Morrison: le star al tramonto, quelle che brillano al momento di luce gloriosa, le star in divenire. Soprattutto, però, prendono dimora alla Factory, frequentando i pezzi grossi e bevendo drink con l’ombrellino in loro compagnia, le groupies delle celebrità e gli aspiranti artisti e presenzialisti pop che spiano la loro occasione. Diego Gabutti, scrittore. Informazione corretta.
Hammet mente sul suo stato di salute pur di essere arruolato allo scoppio della seconda guerra mondiale, e finirà a 40 anni suonati sul gelido fronte delle isole Aleutine, in Alaska, congedato nel 1946 con onore, col grado di sergente. Tornato a casa, lo aspetta però un’altra battaglia: è già scoppiata la Guerra fredda, negli Usa è partita la «caccia alle streghe» del maccartismo. Per aver contribuito in qualità di tesoriere a un fondo per la cauzione di sospettati comunisti in attesa di processo, finisce alla sbarra nel 1948. La corte gli intima di testimoniare sui nomi dei contribuenti al fondo, e lui resta in silenzio. «Non avete il diritto di farmi questa domanda», si limita a dire. Lo condannano a sei mesi di carcere per oltraggio alla corte: quando esce è sulla lista nera di Hollywood, i suoi libri sono stati tolti dagli scaffali delle biblioteche pubbliche, i suoi romanzi che stavano vivendo una seconda giovinezza con i radiodrammi vengono censurati. Maurizio Pilotti, Libertà.
Il Federale spiega: «Bisogna formare una squadra di calcio. Organizzando incontri facili con avversari più deboli. Le vittorie, comunque ottenute, richiamano la gioventù!». E poi aggiunge: «Andare sempre a Messa, in camicia nera, scortato dai camerati. E mai prendere di petto i preti. Aggirarli, piuttosto. Andare sempre a messa in camicia nera,scortato dai camerati. Senza dime ticare i saggi ginnici!». Andrea Vitali, Nessuno scrive al Federale. Garzanti, 2020.
Altre gemme del guaritore all’antica meriterebbero di essere studiate e catalogate, a beneficio degli scienziati di domani: «A un neonato non si taglino le unghie fino a quaranta giorni, se no tartaglia». «Camminare a piedi nudi per casa fa venire il mal di pancia». «L’unico rimedio contro il verme solitario, una collana d’aglio attorno al collo». Nantas Salvalaggio, La provincia avvelenata. Mondadori, 1981.
La guerra è un’epidemia volontaria. Roberto Gervaso.