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 2021  maggio 12 Mercoledì calendario

Culle vuote anche in Usa


La crescita della popolazione è scesa al livello più basso dal 1919
La crescita della popolazione è scesa al livello più basso dal 1919
Gli Stati Uniti stanno vivendo uno choc demografico provocato alla combinazione di due fattori: l’alta mortalità dovuta alla pandemia di Covid-19, aumentata del 18% nel 2020 sul 2019, e la caduta della natalità. La crescita della popolazione è scesa al livello più basso dal 1919. In 25 Stati americani il numero dei morti ha superato quello dei nuovi nati. Nel 2019 questa situazione si era verificata soltanto in 5 Stati Usa.
Dunque, anche negli Stati Uniti, come in altri paesi il lockdown dovuto alla pandemia non ha rilanciato la natalità. Tanto che il tasso di natalità è al suo minimo da quarant’anni: il numero delle nascite, 3,61 milioni, non è mai stato così basso. I dati statistici pubblicati dal centro di controllo delle malattie (CdC) ha registrato il calo del 4% di neonati nel 2020. A dicembre 2020 il numero delle nascite è stato inferiore dell’8% rispetto a quello di dicembre 2019.
Storicamente negli Stati Uniti le recessioni hanno sempre causato una caduta della natalità. Tuttavia, dopo la ripresa seguita alla crisi finanziaria del 2008-2009 non si è verificato l’aumento atteso delle nascite. Dopo un picco nel 2007, la natalità non ha smesso di diminuire. Sono in atto cambiamenti profondi nella società americana e probabilmente la pandemia li ha accelerati. Gli Stati Uniti, per lungo tempo caratterizzati da una natalità più forte rispetto a quella dei paesi europei, in conseguenza anche di una importante immigrazione di popolazioni dalla fecondità elevata, sembrano avvicinarsi alla tendenza in atto nel Vecchio Continente. La decisione degli americani di ritardare la nascita del primo figlio sta diventando un fenomeno generalizzato. Il tasso di fecondità è sceso nel 2020, al livello più basso dagli anni Trenta.