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 2021  maggio 10 Lunedì calendario

Lo stipendio da 20 milioni del ceo di AstraZeneca

C’è tensione nella City di Londra. La causa è Pascal Soriot. Proprio lui, il celebre e per alcuni controverso amministratore delegato di AstraZeneca, che secondo stime e indiscrezioni domani dovrebbe ricevere una busta paga, relativa al lavoro dell’anno scorso, che potrebbe arrivare a 18 milioni di sterline, ovvero oltre 20 milioni di euro. Ma nella città finanziaria di Londra alcuni importanti investitori, anche con quote in AstraZeneca, sono sul piede di guerra e faranno di tutto per contrastare questa decisione, che ha già scatenato polemiche prima di essere annunciata. Già ieri il Mail on Sunday aveva riportato come due degli investitori più pesanti nel colosso farmaceutico anglo-svedese, ovvero Aviva Investors e Standard Life Aberdeen, considerino la paga e i bonus “eccessivi”. Domani, in cda, si metteranno dunque di mezzo. E starebbero convincendo altri a fare lo stesso, perché temono per la reputazione dell’azienda che ha offerto il vaccino di Oxford in tutto il mondo come “no profit” ma che poi è stata accusata dall’Unione Europea di non rispettare gli impegni presi nella consegna dei vaccini. Altri gruppi di consulenza come Shareholder Services, Glass Lewis e Pirc avrebbero raccomandato a tutti i loro clienti di rifiutare l’aumento di paga di Soriot.
Non solo. Come scrive oggi il Times di Londra, anche l’influente Investment Association, piattaforma di 250 asset manager britannici che gestiscono patrimoni e investimenti per 8.500 miliardi di sterline complessivi, ha addirittura lanciato una allerta “arancione” sul caso Soriot, che nel loro codice sta per una questione importante che i manager dei fondi di investimento devono valutare attentamente.  Anche perché, causa Covid, i tempi sono cambiati. Nella City, dall’inizio della pandemia, i compensi per i dirigenti sono giù del 20% e più della metà degli amministratori delegati delle aziende Ftse100 avranno gli stipendi congelati nel 2021, per quello che viene considerato un “beau geste” nei confronti di azionisti, impiegati e lavoratori. Perché dunque, nella loro ottica, Soriot invece dovrebbe ricevere addirittura un sostanzioso aumento? Insomma, sarà battaglia domani nel consueto incontro annuale di investitori e azionisti di AstraZeneca. E non è di certo la prima volta che accade con il 61enne manager francese.   Già l’anno scorso Soriot ha guadagnato 15,4 milioni di sterline (quasi 18 milioni di euro), di cui ben 13 di bonus. Ma il summit di domani potrebbe decidere di ingrassare il suo cedolino di almeno altri 2,3 milioni di sterline, per quello che, almeno sulla vicenda bonus, sarà un voto vincolante. Ma nella City c’è anche chi è d’accordo, come Samuel Johar, presidente di Buchanan Harvey, che al Times ha detto: “Credo che alla fine gli azionisti approveranno l’aumento della paga di Pascal. Lui quei soldi li vale tutti”.
In effetti, dopo ottimi risultati a Roche, Soriot è stato molto apprezzato in AstraZeneca per come ha rivalutato l’azienda in questi ultimi anni. Dal 2012 infatti ha rivoltato la multinazionale come un calzino: tagli di posti di lavoro, “rimpasto” delle sedi, focalizzazione in pochi campi di ricerca medico-scientifica come quella oncologico, acquisizioni mirate e la regola delle “cinque R” (dall’inglese right, giusto) da applicare a ogni potenziale lancio di un nuovo prodotto: obiettivi giusti, tessuto giusto, paziente giusto, impatto commerciale giusto, sicurezza giusta del farmaco. I risultati, come ricorda il sito Pharmaphorum, gli danno ragione. Nel 2014 Soriot diventò quasi un eroe della City quando rifiutò l’offerta di fusione di Pfizer con un’offerta degli americani da 55 sterline ad azione. Valore che oggi, a conferma della decisione giusta di Soriot, è salito a 77,35 sterline. Inoltre, AstraZeneca ha raddoppiato il suo utile netto nel primo trimestre 2021, portandolo a 275 milioni di dollari (226 milioni di euro), proprio grazie alle vendite del vaccino anti Coronavirus di Oxford, che in Europa sono state per 224 milioni di dollari, quelle sui mercati emergenti per 43 milioni e 8 milioni nel resto del mondo (gli utili verranno re-distribuiti perché il vaccino è no profit). Il fatturato totale di AstraZeneca, invece, è aumentato dell’11% a 7,32 miliardi di dollari.  "Prevediamo che l’impatto del Covid accelererà le prestazioni dell’azienda nella seconda metà del 2021”, ha commentato due settimane fa Soriot. Il quale, però, ha scatenato uno scontro con l’Ue dopo i notevoli ritardi di consegna delle dosi, le accuse di essersi “rivenduti le stesse dosi più volte” a vari acquirenti e una recente intervista a Repubblica in cui dichiarava che “il Regno Unito di Boris Johnson aveva la priorità” nella produzione e consegna dei vaccini. Ora l’Europa ha portato l’azienda in tribunale e nel weekend ha annunciato che non rinnoverà il contratto in vigore con AstraZeneca.