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 2021  maggio 10 Lunedì calendario

Bravo Maurizio Costanzo

La radio è un media «intrattenitore»: fa compagnia senza invadere, informa senza angosciare, diverte senza volgarità. Perciò in radio Maurizio Costanzo sta perfettamente a proprio agio e lo conferma anche il programma che ha appena lanciato con la brava Carlotta Quadri su Radio 101, ossia Facciamo finta che... (ogni sera dalle 20.00 alle 21.00). Come sempre dovrebbe essere, dietro a questo programma c’è un’idea: il dialogo con gli ascoltatori al termine della giornata. E non c’è nulla di stucchevole in Facciamo finta che.... (con Tommaso Zorzi ospite fisso). C’è invece qualcosa che manca a quasi tutta la radio ansiogena di questi tempi sconvolti: la serenità. Sia che parli con Michele Santoro che dialoghi con Massimo Gramellini (ricordando gli incontri in un hotel milanese quando Costanzo era già «il supremo» come lo chiama Morelli e Gramellini ancora un allievo...), da questa trasmissione all’ora di cena arriva soprattutto un’ondata positività. Merito di Carlotta Quadri, che sa scandire bene i tempi delle interviste e ricuce da professionista le varie fasi del programma. E merito di Maurizio Costanzo che si conferma anche stavolta uno dei «format» più riusciti della storia italiana. Si riconosce subito che c’è il suo zampino non soltanto perché la sigla iniziale del programma ricorda (molto) da vicino quella del Costanzo Show. Ma perché c’è un’atmosfera che è quella del vero talk, dove il conduttore ha soltanto un obiettivo: tirare fuori il meglio dai propri ospiti. Non insultarli. Non censurarli. Ma semplicemente (si fa per dire), trasformarli in un racconto. Per questo, a 82 anni, Maurizio Costanzo resta giovane. «Smacchiare la carta d’identità non serve a niente, bisogna smacchiare il cervello» come ha detto giovedì in onda a Raffaele Morelli. E questo «Facciamo finta che...» serve a smacchiare anche gli aloni del cattivo umore.