Affari&Finanza, 10 maggio 2021
Il primo figlio di Miuccia entra nel consiglio di Prada
Iniziano a prendere forma i futuri assetti di Prada. Nei giorni scorsi, infatti, la società guidata da Miuccia Prada e da Patrizio Bertelli ha depositato alla Borsa di Hong Kong, dov’è quotata, i documenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione, in vista dell’assemblea del prossimo 27 maggio. Se Miuccia e Bertelli resteranno ai loro posti di amministratori delegati e continueranno a guidare la griffe, la novità principale è rappresentata dall’ingresso in consiglio del loro primogenito Lorenzo, 33 anni, che lavora in azienda dal 2017.
La notizia giunge in concomitanza con un altro cambiamento, che riguarda questa volta la struttura di controllo del gruppo. Com’è noto la maison è controllata all’80 per cento da Prada Holding, una finanziaria non quotata in Borsa. Il capitale di quest’ultima è suddiviso fra due diverse società: il 35 per cento fa capo a Bertelli, mentre il restante 65 per cento è nelle mani della holding Bellatrix. Miuccia ne è stata finora la principale azionista, con una quota del 53 per cento, custodita attraverso un società che si chiama Ludo, mentre il fratello Alberto e la sorella Marina ne possiedono il 23,1 per cento ciascuno.
La cassaforte di Miuccia
La Ludo è dunque una sorta di cassaforte personale di Miuccia ed è qui che è avvenuto il cambiamento che può essere interpretato come il primo atto del passaggio generazionale del gruppo. Nei mesi scorsi è stato firmato un patto di famiglia che lega la stilita al marito e ai figli Lorenzo e Giulio, 31 anni. La stilista ha trasferito a Lorenzo la nuda proprietà del 50,5% del capitale della Ludo, mentre al fratello Giulio è andata la nuda proprietà del restante 49,5%. Miuccia si è riservata l’usufrutto vita natural durante sull’intero 100%, in linea con il ruolo di guida sul gruppo che continuerà a ricoprire assieme al marito. I valori dei due conferimenti sono stati fissati rispettivamente a 168,3 e a 165 milioni di euro, sulla base del bilancio 2018 di Ludo che evidenziava un patrimonio netto di 555,4 milioni.
Con il patto di famiglia un imprenditore può gestire opportunamente il passaggio generazionale della propria azienda, trasferendo ad uno o più discendenti le quote di partecipazione al capitale della società, garantendone la continuità. Si tratta di uno strumento utile per evitare contestazioni in sede di eredità. Lorenzo Bertelli in Prada ha assunto strada facendo responsabilità crescenti. Dopo aver collaborato allo sviluppo del marchio Pasticceria Marchesi, nel 2019 è diventato direttore del marketing di gruppo, un incarico a cui l’anno scorso ha aggiunto quello di capo della Corporate Social Responsability. Il fratello minore Giulio, grande appassionato di vela come il padre, ha invece partecipato alle ultime spedizioni di Luna Rossa in America’s Cup, nel 2013 a San Francisco e questa primavera a Auckland.
Una catena di debutti
Quello di Lorenzo non sarà l’unico debutto nel consiglio di amministrazione di Prada. A fine maggio lascerà infatti il presidente Carlo Mazzi, il banchiere che ha accompagnato a lungo la vita dell’azienda e che resta vicepresidente di Prada Holding. Al suo posto, nella griffe, arriverà Paolo Zannoni, che ha lavorato a lungo in Goldman Sachs ed è attualmente presidente di Autogrill. Zannoni ha lasciato da poco l’incarico di presidente di Dolce & Gabbana Holding. Nel consiglio entreranno anche come amministratore indipendenti Yoël Zaoui, anche lui ex Goldman Sachs, e Marina Sylvia Caprotti, presidente di Esselunga.
Tornando alla famiglia, invece, il riassetto delle quote della Ludo non esaurisce le operazioni compiute con il patto firmato qualche mese fa. Miuccia ha infatti trasferito a Lorenzo anche la nuda proprietà di Ludo Due e a Giulio quella di Ludo Tre, due società costituite a fine 2018 per separare gli asset finanziari da quelli immobiliari e dagli investimenti in opere d’arte, alcuni delle quali ospitate a più riprese nelle sale della Fondazione Prada. Anche in questo caso la stilista si è conservata l’usufrutto sull’intero capitale sociale. Non basta. Un ulteriore cambiamento ha riguardato anche la società semplice Ludo Arte, costituita da Miuccia nel 2015. È stata infatti effettuata una scissione parziale che ha dato vita a due ulteriori società semplici, denominate rispettivamente Ludo Arte Due e Ludo Arte Tre, alle quali poche settimane fa sono state trasferite diverse opere di artisti quali Yves Klein, Damien Hirst, Alberto Burri, Walter De Maria, Lucio Fontana, Mario Schifano, Roy Lichtenstein, David Hockney e Jeff Koons.