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 2021  maggio 09 Domenica calendario

In morte di Paul Van Doren

Quando a 14 anni abbandonò la scuola per andare a lavorare da Randy’s, un fabbricante di scarpe, ad Anaheim, in California, Paul Van Doren non poteva sapere che di lì a qualche anno avrebbe inventato la scarpa più amata da tutti gli skater, icona della cultura pop, la base di un impero. Ieri il papà delle Vans è scomparso all’età di 90 anni, a poco più di un anno di distanza da suo fratello Paul con il quale aveva fondato nel 1966 La Van Doren Rubber Company, insieme a due amici. Unico il modello di business: le scarpe venivano realizzate in loco e vendute direttamente al pubblico.
Figlio di un inventore e di una sarta, Van Doren era più interessato ai cavalli che allo studio. Andava tutti i giorni ai circuiti, dove era conosciuto come Dutch the Clutch, («olandese acchiappatutto») per le sue precoci doti di scommettitore e per l’innata capacità di guadagnare. Finché, nel 1944, sua madre non decise che era meglio che lavorasse in una fabbrica di scarpe. Trascorsi 20 anni, durante i quali aveva raggiunto la posizione di vicepresidente esecutivo dell’azienda e si era trasferito in California per salvare una filiale in difficoltà, Van Doren decise di mettersi alla prova avviando una propria impresa calzaturiera. Fu proprio il giovane Paul a creare il primo modello originale di Vans nel suo garage. Ma la fama internazionale arrivò solo anni, nel 1982, quando Sean Penn indossò le calzature nel film cult Fuori di testa.
«È con profondo rammarico che Vans annuncia la scomparsa del nostro co-fondatore Paul Van Doren», ha scritto la società americana su Twitter: «Paul non era solo un imprenditore, era un innovatore». Paul ha saputo trasformare un’azienda a conduzione familiare in un marchio riconosciuto a livello globale, dirigendo Vans dalla fondazione nel 1966 fino al 1976, quando prese le redini il fratello Jim. All’epoca Vans aveva 70 negozi solo in California.