Il Sole 24 Ore, 9 maggio 2021
Il capo Siuox cristiano e la sua sacra pipa
Dinanzi a figure come Alce Nero (Black Elk, 1863-1950), cugino del leggendario guerriero e capo tribù Cavallo Pazzo, “medicine man” e autorità spirituale dei Sioux Oglala, si prova quella stima ormai scomparsa nelle nostre relazioni culturali. Ebbe una vita caratterizzata da avventure mitiche e una dirittura morale simile a quella di uno stoico greco.
Il 25 giugno 1876, non ancora tredicenne, partecipa alla battaglia di Little Big Horn: gli indiani, o pellerossa come allora erano detti, annientano le truppe statunitensi guidate da Custer. Nel 1887 segue Buffalo Bill in Inghilterra e vede la Regina Vittoria, anzi è coinvolto nella festa da lei data per i cinquant’anni di regno. Nel 1890 è presente a Wounded Knee: centinaia d’indiani sono massacrati con il fuoco incrociato delle mitragliatrici; Alce Nero è ferito. Non finisce qui, poiché lo ritroviamo, tra l’altro, nella resistenza dei Lakota, popolo titolare dei diritti.
È battezzato nel 1904, riconosce il credo di Nicea, fa il catechista. Clyde Holler in The Black Elk Reader (Syracuse University Press, 2000) ci informa di come abbia accompagnato per anni «i missionari cattolici che giravano per la riserva annunciando Cristo». E nell’ottobre 2017 una messa solenne ha formalmente avviato la sua causa di canonizzazione (la prima nativa americana santa è Kateri Tekakwitha, elevata agli onori degli altari nel 2012 da Benedetto XVI).
Tutto questo discorso è da tener presente per accostarsi a un libro di Alce Nero, che ora ritorna con un’informata e acuta premessa di Marco Toti: si tratta de La sacra pipa, vale a dire un’opera che tratta I sette riti dei Sioux Oglala. Le Edizioni Mediterranee l’hanno opportunamente riproposta.
Occorre tener presente che numerosi indiani d’America convertiti non rinnegavano i loro principi religiosi, vivendo una sorta di continuità tra due rivelazioni. Del resto, nelle pagine del libro Alce Nero descrive le magiche visioni, fa scoprire al lettore la danza del sole, il significato della purificazione e altri riti quale il “mantenimento dell’anima”. Il patto con Dio dei Sioux può continuare passando dalla croce. E cosa significa la sacra pipa?
La sua storia fu tramandata a tre uomini e soltanto Alce Nero era ancora vivo all’epoca in cui si trascrisse. Per volere del Grande Spirito «un animale si trasformò in una persona» per recare la sacra pipa alla sua gente. La Donna-Bisonte Bianca, consegnandola ai progenitori, insegnò loro usi e riti. Alce Nero ricorda con sue parole che tutti i popoli e le cose dell’Universo «si uniscono a voi che fumate la pipa», e ognuno invia la propria voce al Grande Spirito. Pregando con questo dono, «pregherete per e con ogni cosa».