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 2021  maggio 09 Domenica calendario

Francesca Pascale contro Salvini. Intervista

I capelli biondi tagliati corti, il giubbotto celeste di jeans griffato, la mascherina blu dell’Istituto Milton Friedman con la Statua della libertà stilizzata. Anche se mimetizzata dalla pandemia, Francesca Pascale, l’ex compagna di Silvio Berlusconi, oggi vicina alla cantante Paola Turci, non passa inosservata. È alla sua prima uscita pubblica alla manifestazione dei Sentinelli a sostegno del disegno di legge Zan contro l’omotransfobia. Le sue idee non le ha mai nascoste. Quando il coordinatore di Forza Italia ha detto che la famiglia senza figli non esiste, su Instagram gli ha risposto a muso duro, con la canzone dei Doors The End di sottofondo: «Non voto più per Forza Italia». Concetto che ripete qui più e più volte ai giornalisti, va pure in diretta a Radio Popolare per sottolinearlo.
Francesca Pascale, sembra molto delusa da Forza Italia...
«Più che delusa da Forza Italia sono delusa da alcuni esponenti di Forza Italia che tendono ad abbracciare un’area sovranista invece che essere fermi nell’area liberale da cui Forza Italia è nata».
Al punto da non votarli più?
«Non posso più votare Forza Italia per adesso. Continua a strizzare gli occhi a Matteo Salvini piuttosto che guardare il faro della libertà. Francamente io non mi sento più di appartenere a un partito che è diventato più sovranista che liberale. È un problema mio».
Da giorni si parlava di una sua possibile venuta a questa manifestazione. Cosa l’ha spinta ad essere qui?
«Essere qui è giusto, è moralmente corretto. È doveroso nei confronti di questa generazione e delle prossime generazioni. Non essere qui in piazza oggi non è prendere una posizione politica ma semplicemente essere a favore delle discriminazioni, a favore dell’odio».
Si arrabbieranno dentro Forza Italia perché lei è qui.
«Con me si sono sempre arrabbiati. Fanno bene ad arrabbiarsi. Aumenta il dibattito e mettiamo un po’ di sale nella discussione, altrimenti dormiamo».
Una delle obiezioni del centrodestra al disegno di legge Zan è che non serve, che ci sono già le leggi adeguate anche per questo. Gli risponde?
«È chiaro il perché non vogliono questa legge. Gli omofobi sono a destra, nell’estrema destra, la destra soprattutto di Matteo Salvini».
Silvio Berlusconi cosa ne pensa di questo disegno di legge?
«Bisognerebbe chiederlo a Silvio Berlusconi. Quel che posso pensare io, per come lo conosco, è che posso semplicemente confermare che Silvio Berlusconi non è una persona che odia, non è un omofobo, non è un razzista. Non è una persona che non punisce le discriminazioni. Anzi. Per questo sono molto sorpresa da Forza Italia. Posso capire il dibattito politico, ma francamente non votare una legge che non fa male a nessuno, anzi che aumenta la sicurezza in tutto il Paese, non è solo senza ragionevolezza, senza alcuna logica politica se non quella di continuare a seguire l’odio e il rancore che c’è in questo Paese».
Sente ancora Silvio Berlusconi?
«Certamente, è stato l’uomo più importante della mia vita».
Poi è finita.
«C’e un prima e un dopo. Non mi sono fatta problemi nella mia vita ad amare un uomo cinquanta anni più grande di me o amare le donne. L’amore è libertà».
Ha sentito il discorso di Fedez il primo maggio?
«È stato bravo, molto bravo, ha la possibilità di essere coraggioso»
Allora parlerà anche lei dal palco?
«Non ne ho l’intenzione. Nemmeno di fare politica».