la Repubblica, 9 maggio 2021
Il piano B di Galliani e Lotito
Come due superpotenze novecentesche si affrontavano in un teatro di guerra nel secondo mondo, così oggi (lunedì, ndr) Galliani e Lotito duellano a distanza in serie B per conquistare la promozione. È, a tutti gli effetti, la disfida dei piani B: Monza e Salernitana. La prima è nata come una scommessa del Duo Rivalsa, Silvio & Adriano, ma nel silente autunno del patriarca è diventata soprattutto del facente funzioni. Tra calcio e storia, intesta a una provincia il sogno estremo di chi aveva la capitale, morale e no. La seconda è la casa che Lotito ha ricostruito dalle macerie e che sente più sua. Non c’erano altari in cantina, bacheche in salotto, venduti all’asta i trofei. In cassa: niente. Unica apparizione in serie A nel 1998-99: retrocessa per un punto e un rigore non dato. Ah, aver avuto una proprietà capace di provocare qualche tipo di sudditanza.
Carta vince, carta perde. Se la Salernitana subisce col Pescara già retrocesso e il Monza batte il Brescia, è sorpasso sul traguardo e Galliani fa il Basso a Lotito-Bitossi. Tra i due è partita aperta su tutti i possibili campi.
Entrambi erano candidati per Forza Italia nel 2018, ma il primo ha avuto un seggio sicuro ed è entrato in Senato al volo, il secondo si è seduto in panchina mentre giocava titolare Vincenzo Carbone, poi passato a Italia Viva. Si è alzato il suo numero per la sostituzione, ma si scalda da oltre un anno e rischia di veder finire la legislatura dalla parte sbagliata della riga. Uomini di ogni potere, hanno gestito di tutto. Galliani è stato presidente di Lega. Lotito ha, di fatto, governato la Nazionale (era un suo pallino Ventura, che ha chiuso male proprio con la Salernitana). Da imprenditori si sono occupati di televisioni, immobili, pulizie, catering, vigilanza privata. Assolutamente intercambiabili. Hanno nomi da imperatori e forse questo ha sedotto il destino e fornito il convincimento. Nella guerra di teatro uno solo vincerà subito, all’altro resteranno i play-off, e scommettiamo che?
I tifosi della Lazio tiferanno Salernitana nell’illusione che, dovendo scegliere, “Lotirchio” molli Roma e li lasci a proclami più roboanti, conti in rosso e avventurieri nuovi. I tifosi del Milan tiferanno Monza, perché con quei due anche solo per vicini di casa magari Ibra non andrebbe più a Sanremo e a Donnarumma si potrebbe promettere la poltrona di sindaco di Castellammare per il padre. A vincere comunque è la sensazione che davvero con il tempo siano diventati amici, come lo sono i sopravvissuti, nell’epoca futurista degli Zhang Tumb Tumb e delle proprietà dal volto anonimo.