Anteprima, 29 aprile 2021
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Biografia di Michael Collins
Michael Collins (1930-2021). Astronauta statunitense. Membro dell’equipaggio dell’Apollo 11, missione che il 20 luglio 1969 si concluse col primo passo umano sulla Luna, quello del compagno Neil Armstrong. Collins era pilota del modulo rimasto in orbita attorno al satellite, mentre Armstrong e Buzz Aldrin allunavano. Rimase in orbita in solitaria per circa 24 ore, diventando in un certo senso l’essere umano più solo nell’universo nella storia dell’umanità. Era nato a Roma, dove era stato assegnato il padre, generale maggiore dell’esercito presso l’ambasciata statunitense. Prima dell’Apollo 11, aveva partecipato alla missione Gemini 10. Tornato a Terra, dopo un incarico sotto la presidenza Nixon e un periodo da direttore del National Air and Space Museum, raggiunse il grado di Generale maggiore prima di ritirarsi dall’esercito nel 1982. Oltre a essere stato sottosegretario dello Smithsonian Institution, ha avviato alcune iniziative private, fra cui una società di consulenza. «Adesso che il cancro si è portato via questo alieno timido e gentile, l’uomo con la mano fermissima sui comandi del modulo spaziale e nessuna paura, futuro direttore del museo dell’aviazione di Washington, colui che non si sarebbe mai venduto l’autografo come invece qualcuno dei suoi più celebri colleghi, forse si comprenderà meglio la profondità della sua solitudine, e la potenza anche simbolica del suo destino di uomo in orbita: un giro completo della Luna ogni 47 minuti, aspettando due Godot bardati da enormi orsi bianchi. Sulla polvere lunare mancherà per sempre la sua impronta, ma non era quello il compito di Michael Collins. Lui doveva aspettare, come tutti, chi forse ritorna, ma dalla sua aveva le stelle» [Crosetti, Rep].