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 2021  maggio 08 Sabato calendario

La guerra dei Gates


NEW YORK – L’amicizia scomoda con il miliardario pedofilo Jeffrey Epstein, morto suicida in carcere due anni fa. I rendez-vous con l’ex fidanzata Ann Winblad, pure lei leggenda della Silicon Valley. E le foto di certe notti passate a ballare, sia pure dieci anni fa. Di motivi per piantare Bill, Melinda Gates ne aveva diversi. E anche per filarsela – lo stesso giorno dell’annunciato del divorzio dal secondo uomo più ricco del mondo – insieme alle figlie Jennifer, Rory e Phoebe per rifugiarsi sull’isola caraibica di Calivigny. Disposta a spendere ben 132mila dollari al giorno pur di garantirsi un po’ di pace con le ragazze. C’era da aspettarselo: l’annuncio della separazione dei Paperoni filantropi, impegnati da anni nel migliorare l’assistenza sanitaria nel mondo dando una spinta decisiva pure ai vaccini contro il Covid – ha spinto i giornali di mezzo mondo a ravanare nella vita privata di Bill. Cavandone più di un gustoso altarino. Niente che non si sapesse già. Ma a leggere certe storie tutte insieme viene da chiedersi cos’altro possa aver sopportato sua moglie.
La crisi avrebbe radici remote. Almeno secondo il Daily Beast, che, citando fonti vicine alla famiglia, ha tirato fuori pure la vecchia storia dell’amicizia impossibile fra il filantropo Bill e l’orco Jeff, stupratore di bambine. La celebre coppia lo aveva incontrato nella sua casa dell’Upper East Side, a New York, nel 2013. La visita aveva disgustato Melinda: per i comportamenti maleducati del miliardario. E anche per le accuse di pedofilia che cominciavano a circolare. L’ombra di Epstein ha continuato a pesare: dopo l’arresto, nel 2019, Melinda ha scoperto che Bill lo aveva incontrato altre volte, già dal 2011. «Quell’uomo mi affascina», aveva confidato Gates a un collega, raccontando di aver conosciuto pure l’allora fidanzata del finanziere, l’ex modella svedese Eva Andersson-Dubin con la figlia 15enne. Anche lei poi accusata dalla più celebre vittima del pedofilo, Virginia Giuffre, di essere coinvolta nello sfruttamento delle minori (lo ha sempre negato). Non basta: il fondatore di Microsoft avrebbe accettato un passaggio sul jet privato di Epstein, il cosidetto “Lolita Express”, per andare dal New Jersey a Palm Beach, in Florida. Come d’altronde altri vip americani, compreso l’ex presidente Bill Clinton, ignari, a quanto pare, di quanto accadeva poi nelle sue ville. «Jeff era l’uomo giusto per raccogliere fondi e aiutare la gente. Conosceva un sacco di gente» si era giustificato Gates nel 2019.
I media impegnati a rovistare nel suo passato hanno d’altronde scovato altre succulenti storie. Page Six, la pagina di gossip del New York Post (proprietà di un altro miliardario e divorziato eccellente, Rupert Murdoch) cita la smentita sul social cinese Weibo di tal Shelly Zhe Wang, 36 anni: avvenente donna asiatica parte del team di interpreti (come Wendi, seconda moglie di Murdoch) della Gates Foundation fin dal 2015. «Voci su di me continuano a indicarmi come coinvolta nella faccenda. Follia», scrive. Pregando di «non diffondere oltre falsità». È riapparsa un’intervista di Time nel 1997, dove rivelava l’accordo prenuziale con Melinda per passare un weekend al mare ogni anno con l’ex Ann Winblad. E pure le foto scattate nel 2010 dove il genio dei computer danza come una rock star a una festa organizzata da Bing.com. Quanto basta a far fuggire Melinda?