il Fatto Quotidiano, 8 maggio 2021
Le 2.487 pagine che accompagnano il Recovery plan italiano
Sono 2.487 in tutto le pagine delle schede progetto che accompagnano il Recovery plan italiano, che il governo ha inviato in Europa e al Parlamento. È il piano davvero definitivo, compreso di allegati che illustrano in modo approfondito le quasi 290 pagine del documento finora circolato.
Il piano punta a spendere quest’anno 13,8 miliardi (dedicandoli a 105 interventi) dei 191 miliardi totali messi a disposizione dai fondi europei. Secondo le tabelle inserite nelle schede progetto, gli stanziamenti maggiori riguardano due misure previste dalla legge di bilancio: Transizione 4.0 (oltre 1,7 miliardi quest’anno) e il rifinanziamento del Fondo Simest per rafforzare la solidità patrimoniale delle imprese favorendone la competitività sui mercati esteri. Poco più di 1,1 miliardi è destinato all’efficientamento energetico e al rafforzamento del territorio dei Comuni.
Dal 2022 i fondi da spendere salgono a 27,6 miliardi (distribuiti in 167 interventi) per poi salire a 37,4 e 42,7 miliardi nei due anni successivi. Dal 2025 (38,3 miliardi) l’ammontare inizia a scendere per chiudere coi 31,6 miliardi dell’ultimo anno. I progetti, stabilisce il documento, devono essere tutti conclusi entro agosto del 2026. Il documento illustra per ogni investimento e riforma le sfide da affrontare, gli obiettivi e come si intende attuarli, i costi, le categorie e gli enti coinvolti e il cronoprogramma da rispettare per l’attuazione finale e gli step intermedi.