ItaliaOggi, 8 maggio 2021
Periscopio
«Molti a sinistra non le hanno mai perdonato il Bar sport in tv, da ultrà della Juventus». «Non mi hanno mai perdonato i miei guadagni in tv, è diverso». Giampiero Mughini, scrittore (Concetto Vecchio). la Repubblica.
Oggi possono esistere solo i politici professionisti. Anche in questo settore l’epoca del barone de Coubertin è finita. Come nello sport, così nella vita politica non vi è più posto per il dilettantismo. La vita pubblica non la si può più esercitare da dilettanti, dedicandole solo i ritagli di tempo. Panfilo Gentile, Democrazie mafiose. Ponte alle Grazie, 1997.
Draghi ha messo di fronte alle loro responsabilità i partiti politici che compongono maggioranza e opposizione. Mai un presidente del consiglio aveva avuto a che fare con un Parlamento così scombinato, così privo di una «Weltanschauung» (concezione del mondo) unificante, così digiuno di esperienze politiche, economiche, istituzionali. Con così tanta assenza di leadership. Domenico Cacopardo. ItaliaOggi.
Un scelta suicida del Pd spianò la strada a Luigi de Magistris a sindaco di Napoli. Per la città fu una sciagura: rimasta dieci anni nelle mani di Giggino a’ manetta, il soprannome con cui de Magistris vinse le elezioni, Napoli appare adesso sudicia, grigia, strangolata dal traffico e terrorizzata dalla criminalità, esclusa da ogni dibattito culturale, piegata su sé stessa, incapace di trovarsi un posto nel futuro. Fabrizio Roncone, 7 del Corsera.
L’Italia è eterogena per interessi, cultura, società. In questo quadro, i contenitori unici, specie nel centro-destra, funzionano poco. E lo abbiamo visto chiaramente nel caso della sfortunata esperienza del PdL: nato tra mille speranze e aspettative, e morto tra defezioni e rancori. Al contrario, una logica di coalizione ha senso e funziona perfettamente, almeno dal punto di vista elettorale. Basti guardare dalle elezioni del 1994 in poi. Trovare una sintesi eventualmente al governo è poi tutta un’altra storia, ovviamente. Ed è questo il vero e oggettivo problema. Luigi Curini, politologo dell’Università statale di Milano (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Dopo l ’uccisione, in Francia di una donna ebrea di 65 anni, Sara Halimi, il killer è stato arrestato, ma non rinviato a giudizio, poiché la Corte di Cassazione ha stabilito che ha agito sotto l’effetto della cannabis. Una sentenza iper buonista, che ha finito per avvelenare ancora di più le polemiche sullo Stato debole con i terroristi. Tino Oldani. ItaliaOggi.
Warhol è un artista, naturalmente: le sue serigrafie (dove Marilyn sorride come una Monna Lisa psichedelica, le zuppe Campbell’s iperrealiste suscitano appetiti alieni e un Elvis bamboccioso e gonfio punta la Colt nel solo western, un orrore, da lui interpretato) sono immagini che illustrano la scena pop del Novecento come l’arte sacra bizantina aveva illustrato i primi secoli del cristianesimo. Diego Gabutti, scrittore. Informazione corretta.
I bambini erano già a dormire, gli uomini, nei bar, stavano guardando Real Madrid-Glasgow Rangers. 9 ottobre 1963, ore 22.39, dal monte Toc 260 milioni di metri cubi di roccia precipitarono nell’invaso della diga. L’onda portò via tutto: paesi, strade, ferrovia, in un boato d’apocalisse. Poi, il silenzio. Nel cielo brillava, impassibile, la luna. Per ore non si seppe niente: non c’era più un telefono, un telegrafo a Longarone. Ma nella notte il primo allarme rimbalzò dalle stazioni dei carabinieri alle prefetture, fino alla redazione del Corriere. Fino a casa nostra, a Milano. Uno squillo all’alba: sei partito senza una parola, come un soldato. Immagino che viaggio, papà, e come spingevi il piede sull’acceleratore. Longarone, ti avevano detto. Ma già chilometri prima hai dovuto fermarti, attonito: non c’era più la strada, non c’era più niente. «Andando e venendo due o tre volte, l’ondata ha strappato, divelto, scavato, segato, polverizzato, spostato, impastato; ha nascosto cose e corpi sotto cinque o dieci metri di ghiaia o terra», hai scritto, nel primo pezzo dettato a braccio, e come senza fiato. E: «Di cadaveri ne vengono fuori dappertutto, ma la maggior parte non avrà mai sepoltura. Ve ne sono a centinaia sotto coltri di roccia e fango spesso fino a dieci metri. Ve ne sono centinaia e centinaia disseminati e nascosti nelle sabbie del Piave. Ne sono stati trovati due, tre, cinque, dieci chilometri più a valle scendendo il corso del fiume, fino a Feltre ed oltre». Marina Corradi, scrittrice. Gazzetta di Parma.
In 40 anni di carriera sono rimasto un uomo semplice. Il pubblico lo ha apprezzato. Forse è questo il segreto della mia longevità. Carlo Verdone, attore e regista (Nino Materi), il Giornale.
Non insisterei troppo sulla malinconia della vecchiaia. Da ragazzo ero poverissimo: mio padre, scalpellino, era morto; mia madre faceva la serva. Pensavo che non sarei mai riuscito a guadagnarmi da vivere; invece ci sono riuscito, più o meno. Giovanni Mariotti, scrittore (Paolo Di Stefano) Corsera.
Ha avuto per consuocero Raul Gardini, padre di Eleonora, che nel 1987 sposò Giuseppe. Perché si suicidò, secondo lei?. «Perché era un grande imprenditore, non uno dei tanti finanzieri rapaci di oggi, e finì per inimicarsi i politici». Arrigo Cipriani (Stefano Lorenzetto). l’Arena.
Il Novecento italiano è pieno di presenze e di fratture interne, il cui percorso andrebbe definito in termini nuovi. Lasciando da parte i grandissimi, che hanno cominciato nel secolo precedente (Pascoli, Pirandello, Svevo) sono sempre convinto che Montale e Gadda siano le due presenze davvero assolute, i nostri classici novecenteschi. Giulio Ferroni, critico letterario (Antonio Gnoli). la Repubblica.
In una nube di Camel prende forma compiuta il mondo narrativo di Hammet: dai racconti sottopagati ai primi due romanzi, quelli con Continental Op, è un crescendo di vendite e successi. Alla terza prova, «Il falco maltese», arriva in scena Sam Spade, il prototipo del «private eye», dell’investigatore privato che tutti associamo ad Humphrey Bogart e al suo sguardo malinconico, al Borsalino e al trench spiegazzato. E «Dash» fa il botto: i suoi libri si vendono come «Daiquiri gelati all’inferno» (forse lui l’avrebbe detta così). Maurizio Pilotti. Libertà.
Autunno, a Trento l’autunno è bellissimo, il cielo si allontana e diventa leggero, l’aria tonifica, le ore del mattino sono fredde ma poi il sole tende la sua luce sulla città e la riscalda. Le strade sono meno austere, i ragazzi vanno a scuola con allegria. Rolly Marchi, Ride la luna. Mursia, 1979.
Com’è difficile essere se stessi quando non si è contenti di se stessi. Roberto Gervaso.